
Diffamazione sui social. Cucchi: "Frasi piene d’odio"
Davanti al giudice del Tribunale di Ferrara, per le offese ricevute via social. La senatrice di Alleanza Verdi-Sinistra, Ilaria Cucchi (foto), ieri mattina ha testimoniato al processo per diffamazione via social, che la vede parte offesa. Uno dei tanti procedimenti che fanno capo alla più vasta inchiesta cosiddetta ’Pinguini’, dal nome del profilo Facebook cui facevano capo amministratori e vari commentatori finiti poi sotto indagine. Al centro del procedimento di ieri le offese che Cucchi ha ricevuto, vergate nei post di due donne che se l’erano presa con lei per la battaglia che la senatrice ha portato avanti per anni e anni, per avere giustizia della morte di suo fratello Stefano.
"I post erano una enormità – ha spiegato Cucchi durante la sua testimonianza – Sono abituata purtroppo a prendere insulti, ma questi erano davvero troppo, perché appunto una quantità enorme, e soprattutto per il carico d’odio che riportavano". La senatrice ha poi esternato la sua sorpresa su come sono state svolte le indagini da parte della Polizia postale nell’ambito di questa inchiesta. Una sorpresa negativa, rispetto, invece a come simili indagini sono state svolte in altre parti d’Italia. La prossima udienza del processo, dove Cucchi è assistita legalmente dagli avvocati Fabio Anselmo e Silvia Galeone, è stata fissata per il 9 maggio prossimo. Sul banco degli imputati due donne, Lisa Sacchi e Claudia Gessi. Tra i commenti finiti sotto la lente, uno riguardava proprio il rapporto con il fratello Stefano.
cri.ru.