Primi testimoni davanti al collegio giudicante nell’ambito del processo a carico di Carmen Salvatore, medico che ha prestato servizio per otto mesi circa nel carcere di via Arginone. La professionista deve rispondere di un presunto giro di falsi certificati firmati allo scopo di far uscire dal carcere alcuni detenuti. Le imputazioni contestate sono induzione indebita a dare o promettere utilità, falso (quest’ultimo in concorso con i detenuti che avrebbero usufruito dei presunto falsi documenti) e peculato.
Ieri in aula è stato sentito il responsabile medico del carcere, il quale ha riferito in merito ad alcuni ammanchi di un farmaco della famiglia della morfina dall’infermeria del carcere, spiegando come venivano custoditi quei medicinali e in che modo era possibile averne accesso. Ha inoltre chiarito che nel suo periodo all’Arginone la dottoressa Salvatore non aveva mai avuto richiami disciplinari. Il caso tornerà in aula il 3 luglio per sentire gli investigatori del Nir della polizia penitenziaria.