Droga Ferrara, scoperta banda cinese e un traffico da centinaia di milioni di euro

Tutto è iniziato dall’intercettazione di spedizioni sospette contenenti Mdma e marijuana

Piantine di marijuana sequestrate dai carabinieri di Ferrara

Piantine di marijuana sequestrate dai carabinieri di Ferrara

Ferrara, 22 marzo 2023 – Scoperta in Italia la terza organizzazione criminale cinese specializzata nel traffico di droga e con un giro d’affari di un centinaio di milioni di euro. Le indagini sono iniziate nel 2018 a Ferrara dal controllo dei carabinieri del nucleo investigativo della città estense che hanno intercettato due spedizioni sospette contenenti Mdma (una droga sintetica tipo ecstacy) e marijuana.

Alla fine, su delega dell’autorità giudiziaria veneziana, i militari hanno scoperto che la produzione avveniva principalmente in Spagna, ma anche in Italia e che i siti di smistamento si trovavano nel Nord Est Italia. La droga era destinata ai mercati di Olanda, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Nella rete dei carabinieri (oltre che di Ferrara anche dei comandi di Prato, Padova e Vicenza) sono finiti 20 cinesi che sono stati arrestati. Nei 5 anni precedenti, però, altri venti connazionali (tutti corrieri) sono finiti  in manette. In totale si parla di 40 arresti. L’organizzazione agiva a compartimenti stagni: chi produceva non conosceva chi impacchettava e, a sua volta, quest’ultimo era all’oscuro su chi fossero i trasportatori e  gli spedizionieri. In questo modo, se un tassello veniva scoperto, la rete criminale continuava a esistere perché il ramo mancante veniva sostituito. I carabinieri hanno indagato per anni con numerose difficoltà: i cinesi utilizzavano applicazioni di messaggistica e videochiamata del loro Paese di origine, e le intercettazioni si sono dimostrate molto complesse. Gli uomini dell’Arma, nell’ambito di questa operazione, hanno sequestrato 353 chili di infiorescenze di cannabis, 19 chili di hashish, 15 chili di cristalli grezzi di Mdma (ecstacy), 2 chili di Ketamina, 4 chili di semi di cannabis e 5374 piante. Il sospetto, alla luce del giro d’affari, è che i quantitativi di droga fossero di molto superiori alla sostanza sequestrata.