MARIO BOVENZI
Cronaca

Due ragazze si licenziano e aprono il caffè ‘Sbagliato’

Erano assunte a tempo indeterminato, ieri l’inaugurazione in via Mazzini a Ferrara: "Aiuti alle giovani donne? Solo un’illusione, i soldi ti arrivano dopo anni".

Due ragazze si licenziano e aprono il caffè 'Sbagliato'

Due ragazze si licenziano e aprono il caffè 'Sbagliato'

Ferrara, 21 aprile 2023 – Se il commercio ha un’anima questa è di colore rosa, quantomeno è donna. Perché ne hanno avuto di coraggio Rebecca Nobili, 30 anni, e Alessandra Malaguti, 32, a licenziarsi, rinunciando ad un posto assicurato al ’Caffé del corso’ dove erano assunte a tempo indeterminato già da 4 anni per accendere la luce oltre il bancone di un nuovo locale. L’hanno chiamato ’Lo sbagliato’, si trova in via Mazzini, è aperto da lunedì anche se l’inaugurazione – brindisi e bollicine, sorrisi e strette di mano – è stata ieri pomeriggio. Già il nome racconta il pizzico – forse un po’ più di un pizzico – di follia che anima queste due ragazze.

"Perché ‘Sbagliato’? – risponde Rebecca – . Semplice, per essere ironiche e perché siamo andate contro l’opinione di tutti che dicevano che eravamo matte a licenziarci e prenderci questo impegno in un momento del genere. E perché noi facciamo sempre le cose al contrario, perché è simpatico come nome e perché rimane in mente. Poi tutti se lo chiedono e ci chiedono: ‘perché lo sbagliato?’". Si chiama pubblicità, marketing, capacità del messaggio di arrivare al destinatario. Anche qui Rebecca e Alessandra sembrano avere una marcia in più.

"Come sta andando? Bene, martedì il locale era gremito. Via Mazzini ha cambiato volto, è una strada piena di vita, il luogo ideale per aprire un bar", la proiezione di mercato che le due ragazze hanno fatto. La decisione di cambiare, di passare da dipendenti a proprietarie di un bar tutto loro in una manciata di giorni. "Abbiamo saputo – spiegano – che il bar ’Il Centrale’ in via Mazzini era chiuso, siamo andate a dare un’occhiata. E’ stato amore a prima vista. In due settimane abbiamo deciso di lanciarci nell’impresa, abbiamo dato al datore di lavoro un preavviso di un mese, ci siamo rivolte ad una finanziaria per avere i fondi ed eccoci qua".

Sono giovani, sono donne. Un bel biglietto da visita per accedere a bandi dedicati proprio all’universo femminile. Bandi che spesso si rivelano una promessa al vento, parole che restano sulla carta. "Ci abbiamo provato a fare domanda – racconta Rebecca Nobili –, ma i soldi del bando erano già finiti. Spesso poi se riesci ad accedere devi scucire tu i soldi e solo in un secondo momento, parliamo di anni, ti vengono restituiti. Figurarsi se due dipendenti a 1100 euro al mese potevano avere risparmi sufficienti per aprire un bar. Le banche? Una missione impossibile. Se ne hai te ne danno, se devi partire e hai anche una buona idea è una lotta avere un finanziamento. Altro che aiuti alle donne, ci siamo arrangiate, ci siamo rimboccate le maniche. Come sempre e siamo sicure che anche questa volta la voglia di lavorare ci premierà". I clienti fanno il tifo per loro.