REDAZIONE FERRARA

Fu comandante. Lutto nell’Arma. Addio a Ciardiello

Per tanti anni alla guida del Reparto operativo . E ritrovò le tele rubate da Palazzi Massari.

Per tanti anni alla guida del Reparto operativo . E ritrovò le tele rubate da Palazzi Massari.

Per tanti anni alla guida del Reparto operativo . E ritrovò le tele rubate da Palazzi Massari.

Il suo nome a Ferrara rievoca bellissimi ricordi. Un investigatore con la ’I’ maiuscola, che per l’Arma dei carabinieri diede tutto. Parliamo del tenente colonnello Aquilino Ciardiello (foto), classe 1941, fino al 2004 (quando a 63 anni iniziò a godersi la meritata pensione) vice comandante provinciale e comandante del Reparto operativo dei carabinieri, il quale si è spento tra sabato e domenica dopo una lunga malattia. "Ho passato tutta la mia vita nell’Arma — raccontò commosso il 13 aprile 2004, ultimo giorno di servizio – ma è arrivato il momento di dedicare più tempo alla mia famiglia, soprattutto alla mia nipotina di 8 anni". Arruolatosi nel ’61 da carabiniere semplice, percorse tutte le tappe della carriera: prima come sottufficiale poi da ufficiale. A Ferrara arrivò nel 1989 con il grado di tenente dopo essere stato in regioni ’calde’ come la Sicilia negli anni di piombo, la Sardegna e la Puglia. Si occupò di tutte le indagini più importanti dell’Arma di quegli anni: dalla strage del Laguna Blu a Bosco Mesola per mano di Valeriano Forzati, alla maxi inchiesta antidroga ’Coca Connection’. Originario della provincia di Avellino, amò Ferrara fin dal suo primo giorno assieme alla moglie Carmen e ai figli Angela e Gennaro. Nel suo enorme curriculum, una delle immagini forse più belle ed emozionanti fu il ritrovamento delle tele rubate da Palazzo Massari: era la notte tra il 3 e 4 dicembre 1992 quando sparirono 9 tele di De Pisis, 7 di Boldini, 2 di Degas e 2 di Funi, per un valore di diversi miliardi di vecchie lire. Il fiuto del comandante Ciardiello e dei suoi uomini arrivò fino a Bolzano dove i tesori vennero ritrovati. La scena finale? L’abbraccio e la gioia di Franco Farina – direttore all’epoca delle Gallerie d’Arte Moderna –, alla vigilia di quel Natale, a ogni tela riconsegnata dai carabinieri.

Giovedì l’ultimo saluto.

n. b.