Furbetti dell’edilizia, nel giro di un anno sono finite nei guai ventisette persone

La Guardia di Finanza ha indagato su crediti d'imposta Pnrr, scoprendo 24 milioni di euro di truffe ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Sono state denunciate 27 persone e scoperte frodi Iva, lavoro nero e economia sommersa.

Furbetti dell’edilizia,  nel giro di un anno  sono finite nei guai  ventisette persone

Furbetti dell’edilizia, nel giro di un anno sono finite nei guai ventisette persone

Tra le tante attività che impegnano la guardia di finanza, c’è anche la verifica della veridicità dei crediti d’imposta, in particolare di quelli finanziati con i

fondi Pnrr. Nel corso dell’ultimo anno, l’attività investigativa non ha

mancato di dare frutti. Dalle indagini delle fiamme gialle sono infatti emersi crediti di imposta fittizi o un loro utilizzo distorto per un totale di 24 milioni e 449mila euro (dato fornito a giugno in occasione della festa della Finanza). Una somma che riguarda per la maggior parte il settore edile con il bonus facciate e il Superbonus

110%. Nel complesso, i militari del comando di via Palestro hanno denunciato 27 persone per truffa aggravata, indebita percezione di erogazioni pubbliche,

emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione. Gli illeciti riscontrati hanno riguardato opere edilizie mai eseguite o completate solo in parte, talvolta addirittura

all’insaputa dei proprietari. Per quanto riguarda l’economia

sommersa, invece, sono stati 47 gli imprenditori o lavoratori autonomi

risultati completamente sconosciuti al fisco e 25 i datori di lavoro che hanno utilizzato dipendenti in nero (32 in tutto). Non sono mancate le indagini sulle frodi dell’Iva con società ‘cartiere’ (le cosiddette frodi ‘carosello’). A seguito delle verifiche, i finanzieri hanno avanzato agli uffici finanziari 22 proposte di cessazione di partita Iva.