Tra le tante attività che impegnano la guardia di finanza, c’è anche la verifica della veridicità dei crediti d’imposta, in particolare di quelli finanziati con i
fondi Pnrr. Nel corso dell’ultimo anno, l’attività investigativa non ha
mancato di dare frutti. Dalle indagini delle fiamme gialle sono infatti emersi crediti di imposta fittizi o un loro utilizzo distorto per un totale di 24 milioni e 449mila euro (dato fornito a giugno in occasione della festa della Finanza). Una somma che riguarda per la maggior parte il settore edile con il bonus facciate e il Superbonus
110%. Nel complesso, i militari del comando di via Palestro hanno denunciato 27 persone per truffa aggravata, indebita percezione di erogazioni pubbliche,
emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione. Gli illeciti riscontrati hanno riguardato opere edilizie mai eseguite o completate solo in parte, talvolta addirittura
all’insaputa dei proprietari. Per quanto riguarda l’economia
sommersa, invece, sono stati 47 gli imprenditori o lavoratori autonomi
risultati completamente sconosciuti al fisco e 25 i datori di lavoro che hanno utilizzato dipendenti in nero (32 in tutto). Non sono mancate le indagini sulle frodi dell’Iva con società ‘cartiere’ (le cosiddette frodi ‘carosello’). A seguito delle verifiche, i finanzieri hanno avanzato agli uffici finanziari 22 proposte di cessazione di partita Iva.