Il Guercino raddoppia: ora ci sono due mostre

Cento, con l’inaugurazione di ieri a San Lorenzo sono due le esposizioni dedicate al Maestro. Accorsi: "Il culmine di un progetto ambizioso" .

Il Guercino raddoppia: ora ci sono due mostre

La presentazione dell’esposizione a San Lorenzo

Con l’inaugurazione di ieri di San Lorenzo come nuova area espositiva, Cento può vantarsi ora di avere ben due luoghi espositivi dedicati a Guercino ma anche di essere una città dove si respira il Maestro e dove si ospitano tele altrimenti chiuse in depositi. Con ‘Guercino un nuovo sguardo’, infatti, fino al 31 dicembre 2025 si potranno ammirare 2 opere guerciniane e 3 della sua scuola romagnola provenienti da Palazzo Merenda di Forlì chiuso per lavori, unitamente a opere delle centesi Chiesa del Rosario, chiusa dal sisma, e chiesa di San Pietro con parti non visibili per i lavori post terremoto, per un totale di 20 importanti capolavori. Una mostra che svela i capolavori ‘invisibili’ del Maestro aprendo a raffronti e racconti, gustando la bell’arte. "Oggi per la seconda volta in un anno dopo l’inaugurazione della Pinacoteca, Cento è un palcoscenico per Guercino, la cui genialità continua a parlarci – ha aperto il sindaco Edoardo Accorsi – è il culmine di un progetto ambizioso di collaborazione in sinergia tra Regione Forlì, Cento unendo i territori sotto il segno di Guercino, potendo parlare di sistema turistico regionale attorno alla figura del Maestro. Questa mostra arricchisce l’offerta turistica della città e restituisce alla comunità opere che sarebbero rimaste celate in depositi, rendendo accessibili tele di straordinaria bellezza e significato. Si è dunque creato un progetto scientifico che rappresenta un’opera di riscoperta e valorizzazione, con le 5 tele forlivesi che si intrecciano con le nostre. Oggi più che mai, il genio di Guercino è tra noi". A sottolinearlo è anche il vicesindaco di Forlì. ‘Era un colpo al cuore dover chiudere quelle tele in depositi – ha detto Vincenzo Bongiorno – con questa nostra unione possiamo anche parlare di contaminazione all’insegna della cultura e di un tassello di un’amicizia tra comunità che darà altri frutti’. Concorde anche il dirigente cultura di Forlì Stefano Benetti: "Un’operazione complessa che ha portato dalla competizione tra territori al dialogo tra loro unendosi aumentando la competitività". "Siamo nel centro magnetico del Guercino – ha continuato l’assessore regionale Mauro Felicori – con la forza del fare rete, abbiamo l’ambizione di sfidare i grandi centri metropolitani". E spazio all’arte. "E’ una mostra che aiuta a riflettere su Cento città del Guercino ma anche di come il Maestro sia al centro di una costellazione di artisti, stupendoci per i risultati", ha chiuso Daniele Benati, curatore della mostra insieme a Lorenzo Lorenzini.

Laura Guerra