La denuncia di Anselmo: "Così Fabbri viola la legge"

Nel mirino del candidato sindaco del centrosinistra la conferenza stampa di oggi in piazza Cortevecchia. Lettera a prefetto, questore e carabinieri .

La denuncia di Anselmo: "Così Fabbri viola la legge"

La denuncia di Anselmo: "Così Fabbri viola la legge"

"Denunciare l’iniziativa che si terrà domani (oggi, ndr) che consiste in una palese violazione di legge" chiedendo che "le autorità preposte intervengano evitando che a tale iniziativa partecipino rappresentanti istituzionali candidati alle prossime elezioni amministrative, anche eventualmente mediante l’ausilio della forza pubblica". Sono queste le due richieste contenute nella missiva mandata dal candidato sindaco di centrosinistra, Fabio Anselmo alla prefettura, alla questura e al comando provinciale dei Carabinieri. La segnalazione del rivale di Fabbri contiene, tra gli altri elementi, l’indicazione del Corecom sul rispetto della par condicio. Nel merito, l’oggetto della contestazione è la conferenza stampa che l’amministrazione ha programmato per questa mattina in occasione dell’inaugurazione ufficiale di piazza Cortevecchia. I rilievi che l’avvocato – qui lo possiamo scrivere a maggior ragione – muove sono sia nel merito che nel metodo, rifacendosi in particolare a quanto disciplinato dalla legge 28 del 2000. "La notizia della conferenza stampa – si legge nel testo della missiva – è stata pubblicata su Cronacacomune, quotidiano online del Comune e quindi principale mezzo di comunicazione verso l’esterno della Pubblica Amministrazione, nonché su diversi social network a essi riconducibili. È evidente che questo evento non rappresenta i necessari requisiti di impersonalità e indispensabilità disciplinati dalla legge, caratterizzandosi come attività di propaganda vietata dalla legge". Non solo. Anselmo aggiunge anche un altro aspetto. "I singoli soggetti titolari di cariche pubbliche – prosegue il testo della segnalazione – possono compiere attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che a tal fine non utilizzino mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenze, in modo tale da non interferire con l’esercizio delle funzioni istituzionali dell’Ente". Non poteva chiaramente mancare il riferimento al provvedimento del Corecom che "nelle scorse settimane ha già ravvisato ben 17 analoghe violazioni da parte del Comune per comportamenti posti in essere da sindaco e assessori candidati alle prossime elezioni amministrative". Da ultimo, stigmatizza il fatto che "i cittadini continuano ad assistere a intollerabili, quotidiane e sistematiche violazioni delle leggi che disciplinano la competizione elettorale da parte del sindaco Fabbri e di buona parte dei suoi candidati".

Federico Di Bisceglie