Scopre che in rete girano sue foto intime e sporge denuncia facendo aprire un’inchiesta. Sotto indagine finiscono due persone, il suo ex compagno e un secondo soggetto con il quale aveva da poco iniziato a chattare. Il fascicolo aperto dalla procura dopo la denuncia di una ragazza ferrarese è per i reati di revenge porn e tentata estorsione, contestati a vario titolo. La vicenda è arrivata di recente a un suo primo punto di svolta. Conclusi gli accertamenti – in particolare quelli tecnici su telefonini e memory card sequestrati a uno degli indagati – la procura ha chiuso le indagini. Appreso del fine inchiesta, l’ex compagno della donna ha chiesto di essere interrogato. Al sostituto procuratore Stefano Longhi ha spiegato la propria versione dei fatti, respingendo ogni addebito. II secondo indagato risulta invece irreperibile.
Per capire meglio i contorni della vicenda bisogna fare un passo indietro. Qualche tempo fa, la protagonista dell’accaduto inizia a ricevere messaggi via social da un contatto che non conosce. Inizialmente sembra un approccio innocuo e i due iniziano a parlare. A un tratto, però, lui le fa capire che su un sito internet circola una sua foto. Lei si allarma e cerca di capire qualcosa di più e l’interlocutore fa la sua mossa, dicendole che se voleva avere più dettagli avrebbe dovuto giocare con lui a ‘Obbligo o verità’ (un gioco nel quale si chiede ai partecipanti o di rispondere a domande, il più delle volte imbarazzanti, o di sottoporsi a un qualche tipo di obbligo). Secondo la denunciante, lo scopo della richiesta sarebbe stato quello di ottenere ulteriori informazioni personali sul suo conto. La donna rifiuta, ma lui non molla. Il botta e risposta prosegue e la ragazza viene a sapere dell’esistenza di un gruppo Telegram nel quale circolerebbero altre sue foto intime. Inizia così a sospettare che a diffondere quelle immagini senza il suo consenso sia stato l’ex compagno. Si rivolge quindi all’avvocato Luca Morassutto, il quale sporge querela.
Federico Malavasi