Maltempo, pioggia di danni per 60 milioni: "Anche lo Stato faccia la sua parte"

Summit dei sindaci dei paesi colpiti dal devastante nubifragio che ha lasciato allagamenti e macerie Nei prossimi giorni erogate le prime risorse stanziate dalla Regione, al vertice anche la Protezione civile

Operai al lavoro ieri mattina in città per rimuovere i tronchi degli alberi crollati

Operai al lavoro ieri mattina in città per rimuovere i tronchi degli alberi crollati

Ferrara, 26 agosto 2022 - Ad una settimana esatta dalla bomba d’acqua che ha letteralmente sommerso Ferrara, è ancora in corso la stima precisa dei danni. E, con essa, anche la programmazione degli interventi di ripristino. Operazioni che, data la difficoltà, vanno ovviamente a rilento.

E così, percorrendo le arterie principali del territorio, sono ancora diversi i luoghi in cui sono visibili i danni arrecati dal temporale di venerdì scorso. Un esempio? Via Padova. Provenendo dal Veneto diretti verso il centro di Ferrara, all’altezza di Pontelagoscuro – per intenderci nei pressi dell’incrocio semaforico che permette la svolta verso via Vallelunga –, ieri mattina diversi operai impegnati nel rimuovere tronchi d’albero e grosse piante, ancora adagiati a bordo strada. Alberi e rami spezzati ma anche capannoni divelti, segnali stradali abbattuti e muretti danneggiati. Un po’ ovunque, e in particolar modo nelle vie più periferiche, la bomba d’acqua ha lasciato strascichi indelebili. Come lungo il sottomura interno parallelo a via degli Angeli (poco prima del torrione di via Porta Mare), dove è ancora presente a terra un grosso albero che blocca il passaggio. Ma la macchina dei soccorsi non si ferma. Tra ditte specializzate, Hera e vigili del fuoco, ogni giorno decine di uomini sono al lavoro per riportare la situazione alla normalità.

E mentre ciò accade, nei palazzi amministrativi si fanno i conti delle criticità. Ieri i sindaci dei Comuni colpiti dal maltempo (Ferrara, Bondeno, Vigarano e San Felice sul Panaro) si sono incontrati a Bondeno per fare il punto della situazione assieme a Rita Nicolini, direttore del dipartimento regionale di Protezione civile, ai rappresentanti dei vari enti e a quelli della polizia locale. La prima mossa è stata la spartizione del milione di euro stanziato dalla Regione come aiuto provvisorio: per farlo, sono stati diramati i dati relativi alle criticità provocate ai privati e alle attività produttive (esclusa l’agricoltura). I numeri raccontano di mille segnalazioni ricevute da Bondeno (con una stima dei danni pari a 36 milioni di euro e 30 persone sfollate), oltre 400 a Ferrara (27 milioni di euro di stima, di cui 850mila per il Petrolchimico, e sette famiglie fuori casa) e 29 a Vigarano. "Ci aspettiamo dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, un altro passo avanti, dopo questo primo stanziamento – hanno commentato i primi cittadini –. I danni sono ben superiori a quanto previsto e il fattore tempo è fondamentale. Aziende e famiglie sollecitano risposte. Gli enti locali stanno facendo la loro parte, ma è chiaro che per far fronte alla situazione servono ben altre risorse".

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