FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Manifattura, luci e ombre. Un 2024 in lieve crescita: "Incertezza per il 2025"

Lo studio della Camera di commercio: "Imprese, il saldo è in negativo". Per le vendite all’estero il calo è stato del 7,8% rispetto all’anno prima. .

Nonostante tutto, l’economia della nostra provincia sembra reggere ai vari contraccolpi segando, nel 2024, un +08%. Eppure, la prospettiva del 2025 resta avvolta dall’incertezza. È questo il quadro che emerge dal centro studi della Camera di Commercio, guidato dal segretario generale Mauro Giannattasio. L’elaborazione dei dati – frutto del lavoro di Caterina Pazzi – fotografa una situazione nella quale la fase di debolezza della manifattura è confermata anche dalle informazioni provenienti dall’indagine congiunturale camerale tra le imprese fino a 500 dipendenti che, nel terzo trimestre del 2024, ha registrato un’ulteriore flessione della produzione, con una diminuzione del -7,0% al confronto con lo stesso periodo del 2023, e del fatturato (-6,1% contro il -3,4%). Il risultato della regione Emilia-Romagna, pur in crescente difficoltà, segna una contrazione più contenuta (-4,2%).

Nel terzo trimestre 2024, il volume d’affari delle costruzioni registra un primo evidente segnale negativo (-7,8%), dopo le incertezze dei dodici mesi precedenti, contrazione di maggior intensità per l’artigianato. Gli indicatori regionali mostrano andamenti in calo, sempre differenziati tra le tipologie di imprese, ma meno accentuati rispetto alla provincia di Ferrara. Se nel primo semestre 2024 il lento recupero delle vendite nel commercio al dettaglio sembrava essersi fermato, confermando il livello raggiunto nello stesso periodo dello scorso anno, nei mesi estivi si è registrato un lieve andamento positivo (+0,8%) che coinvolge la grande distribuzione e il commercio al dettaglio alimentare.

Per quanto riguarda la dinamica dei dati di demografia delle imprese, ad un mese dalla fine del 2024, si segnala una leggera ripresa delle cessazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+1.690 unità) a fronte di 1.575 nuove iscrizioni che, dopo tre anni consecutivi di saldi positivi, determina un segno meno (-115 unità, contro le +7 del 2023) e fa rilevare al 30 novembre 32.085 imprese registrate. Gli indicatori del commercio internazionale di fonte Istat, confermando quanto l’indagine congiunturale del sistema camerale aveva rilevato nei trimestri precedenti, hanno invertito il trend positivo rilevato nel primo semestre dell’anno, con una lieve contrazione (-0,7%), causata dall’andamento negativo dei tre mesi estivi del 2024. Nel solo terzo trimestre dell’anno si rileva una riduzione delle vendite all’estero delle imprese ferraresi, con una variazione tendenziale trimestrale del -7,8%, nello stesso periodo del 2023 segnava un -8,4%. La flessione è da attribuire principalmente all’incertezza dello scenario internazionale e al riposizionamento globale delle filiere dell’industria pesante, in primis quella dell’automotive, ma il calo tendenziale delle esportazioni ferraresi nei nove mesi del 2024, circa 14 milioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si è diffuso comunque nella maggior parte dei settori trainanti per il territorio.

"Il 2025 sarà un anno cruciale per la nostra economia – sottolinea Paolo Govoni, vice presidente della Camera di commercio –. Serve un piano chiaro per rilanciare la competitività, che sia fondato su una visione di politica economica di lungo periodo. La coperta è corta. Si tratta di fare delle scelte e indirizzare le poche risorse disponibili sui capitoli di sviluppo".

f. d. b.