ANJA ROSSI
Cronaca

Morte in ospedale Cento, quattro medici indagati

La donna di 65 anni era arrivata al pronto soccorso per alcune fratture. Poi il decesso. Si è già svolta l'autopsia

Un medico nel corridoio d’ospedale (foto d’archivio)

Ferrara, 31 luglio 2019 - Quattro medici indagati per omicidio colposo, dopo che una donna è entrata in ospedale per delle fratture e non ne è più uscita viva. Si è avviato ieri l’iter delle indagini per la morte di Giuseppina Rivetti, giunta all’ospedale Santissima Annunziata di Cento la scorsa settimana. Il suo ingresso in ospedale, però, si è concluso con la morte. E su questa indaga ora il pubblico ministero Isabella Cavallari che ieri ha conferito l’incarico al medico legale Matteo Tudini per gli accertamenti autoptici sulla vittima.

Il caso. Tutto parte mercoledì 24 luglio. Sembra che la donna, 65 anni compiuti da pochi giorni, fosse in casa, in piedi su una seggiola, quando a un certo punto cade a terra. Viene accompagnata in pronto soccorso, arriva in accettazione, e le viene prescritta una consulenza ortopedica dalla quale emergono due fratture: una tibiale alla gamba destra e un’altra all’omero, sempre nello stesso lato. La donna, secondo la prima ricostruzione, avverte poi un forte dolore epigastrico e poco dopo muore.

Le indagini. La procura si è subito attivata, dopo la querela della figlia della vittima (seguita dall’avvocato Tiziana Lionello). Quattro i nomi che risultano iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo, due donne e due uomini: il medico del pronto soccorso (assistito dall’avvocato Gian Luigi Pieraccini), l’ortopedico (dagli avvocati Marco Linguerri e Giuliana Cataneo), il cardiologo (dall’avvocato Andrea Ferrari) e l’anestesista (avvocato Matteo Mangolini). Il sostituto procuratore Cavallari cercherà ora di ricostruire le cause che hanno provocato la morte della donna. Solo dall’autopsia potranno emergere maggiori dettagli« sulla sua tragica fine.

L’autopsia. Già ieri, dopo il conferimento dell’incarico medico legale, nel pomeriggio si è svolta l’autopsia. Il consulente tecnico della procura dovrà ora, esaminati gli atti e acquisita ogni altra documentazione medica necessaria a ricostruire le dinamiche, accertare l’epoca, le modalità e le cause del decesso. Più nello specifico, si cercherà di capire se la morte sia da ricondurre ad eventuali condotte colpose dei sanitari che hanno avuto in cura la donna, anche quelle legate alla prontezza nelle cure di una possibile patologia cardiaca. E, in caso positivo, se sussista un nesso di causalità tra le condotte dei medici e il suo decesso.

Nominati dalle parti i consulenti Lorenzo Marinelli (dall’avvocato Pieraccini e da Cataneo), Andrea Casolino (dall’avvocato Ferrari) ed Erminio Righini (da Mangolini). Possibile sarà anche, successivamente, la nomina di un ulteriore specialista. Intanto, il medico legale Tudini ha chiesto e ottenuto un termine di 90 giorni per fornire gli esiti dell’autopsia.