Era solo questione di tempo. La questione della sede di Cittadini del Mondo approda in Consiglio Comunale. Abbastanza prevedibile che accadesse. È il consigliere del Pd, Davide Nanni a depositare un question time(elaborato con i colleghi Fiorentini e Zonari) che riguarda proprio la sede in cui svolge la sua attività l’associazione al centro di un’asprissima polemica da qualche settimana. Il dem chiede all’amministrazione se "ha intenzione di prorogare il contratto di comodato con l’associazione "Cittadini del mondo" per la sede di via Kennedy, 24 sino a che non saranno disponibili spazi pubblici alternativi idonei, centrali e facilmente accessibili, in cui poter realizzare le numerose attività di alto valore e rilevanza sociale che da trent’anni contraddistinguono questa importante realtà del volontariato ferrarese". Il nodo è tutto lì: l’associazione non vuole abbandonare i muri di via Kennedy per approdare in via Bologna come prospettato dall’assessore al Patrimonio Cristina Coletti. "L’associazione Cittadini del Mondo – si legge nel documento – svolge numerose attività di pubblico interesse, fra cui corsi di italiano per stranieri che coinvolgono ben 178 persone, per terminare le quali sarebbe indispensabile una proroga della concessione d’uso in via Kennedy 24. Il preavviso di rilascio dell’immobile dato dal Comune è stato di poco più di due mesi, nonostante gli uffici di via Kennedy 24 siano inseriti nel Piano alienazioni e valorizzazioni dal 2024, rendendo di fatto impossibile ai volontari di Cittadini del Mondo la ricerca di una sede alternativa e la riprogrammazione delle attività in essere". Poi, il problema di Chiesuol del Fosso. "L’immobile di via Bologna 637, individuato dall’amministrazione comunale quale spazio alternativo ove trasferire l’associazione – si legge ancora nel question time – non è idoneo a garantire l’accessibilità ai fruitori di servizi e attività offerti dall’associazione stessa in quanto eccessivamente lontano dal centro storico (ca 4 km), scarsamente collegato con il servizio di trasporto pubblico locale in orario serale e notturno, posto su una strada eccessivamente trafficata, insicura e priva di piste ciclabili".
f. d. b.