
Sommario: Davide Nanni denuncia la presenza di persone in abiti paramilitari a Ferrara, criticando l'assenza di azioni concrete da parte delle autorità e il declino dei progetti di sicurezza partecipata.
"Inquieta scoprire che persone in abiti paramilitari si aggirano di notte per i quartieri di Ferrara, apparentemente indisturbati, come denunciato alla stampa da alcuni residenti di via Arianuova". Inizia così l’intervento di Davide Nanni (nella foto), esponente Pd in consiglio comunale, che aggiunge. "Preoccupa ancor più scoprire che dei ragazzini passano le loro nottate a emulare improvvisati “giustizieri” o lugubri
“squadracce”. Chi amministra la nostra città e ha il dovere di far rispettare la legalità costituzionale non può ignorare o minimizzare episodi del genere. Le leggi italiane sono molto chiare: nessun privato cittadino, singolo o associato che sia, può sostituire le Forze dell’Ordine nella lotta al crimine e nel
presidio del territorio. Ferrara non è il Far West. Purtroppo però, chi pensa di poter fare il giustiziere della notte trova terreno fertile perché partiti come la Lega hanno fatto per anni della retorica sicuritaria
esasperata, con grande investimento mediatico ma pochi risultati concreti: spaccio e criminalità non sono spariti, si sono semplicemente spostati là dove fanno meno notizia. Pontelagoscuro, Via Belvedere, Via Porta Catene, Via Baluardi solo per ricordarne alcune. Nel frattempo si è scelto di depotenziare progetti di
sicurezza partecipata, scaricando interamente sulle spalle della Polizia Locale l’onere di presidiare un
territorio comunale tra i più estesi d’Italia. Che fine ha fatto il progetto “controllo di vicinato”, attivato nel
2017 grazie ad un apposito protocollo sottoscritto da Prefettura, Forze dell’Ordine e Comune di Ferrara?
Nonostante la presenza di qualche cartello in giro e di un sito internet che non viene più aggiornato da cinque anni, tutto sembra essersi fermato".