Nella cantina della ex armato di coltello, Chamekh a processo

Nuova udienza per il marocchino condannato all’ergastolo per l’omicidio di Atika Gharib

Fu trovato con un coltello in pugno dalla polizia di Ferrara – secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini – all’interno della cantina dell’abitazione dell’ex compagna Atika Gharib, uccisa dallo stesso Chamekh a settembre del 2019. Da quella scoperta è nato il procedimento penale che ha portato Chameckh sotto processo per porto abusivo di arma.

Un episodio di poco precedente al barbaro assassinio di Atika, il cui corpo fu trovato carbonizzato in un casolare di Castello d’Argile all’inizio di settembre del 2019, punita dal suo ex per averlo mandato via. Per avere interrotto la loro relazione. Alla luce di quanto accaduto, quindi, la scoperta di lui in cantina con un coltello ha il sapore di una premonizione non colta appieno, considerando che Atika, uccisa a 32 anni, aveva già mandato via di casa Chamekh. Aveva troncato quella relazione malata, quando si era accorta che lui aveva anche osato molestare una delle sue figlie.

Ieri al processo per il porto abusivo di arma da taglio, ha testimoniato uno dei poliziotti che quel giorno scovarono il marocchino nascosto in cantina, armato e chissà con quale obiettivo già in mente.

All’epoca la sua ex compagna lo aveva già denunciato per stalking. Mentre a dicembre scorso la Corte d’assise d’appello di Bologna ha confermato la condanna all’ergastolo per il 43enne marocchino, ritendolo colpevole dell’assassinio della ex compagna.