FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Nubi sul Petrolchimico: "Versalis, la transizione non impatti sui lavoratori. Segnali preoccupanti"

I vertici del sindacato Femca Cisl: "Salvaguardare anche tutta la filiera, il cambio dei nuovi assetti organizzativi avviene senza nessun preavviso".

I sindacalisti Luigi Baiano (Femca Cisl) e Cristian Bianchini (Femca in Eni)

I sindacalisti Luigi Baiano (Femca Cisl) e Cristian Bianchini (Femca in Eni)

Aleggiano ancora molti dubbi sul futuro del Petrolchimico. E, in particolare, a suscitare la perplessità dei vertici Femca è Eni-Versalis per la quale i sindacalisti della Cisl auspicano "una gestione della transizione che non impatti sui lavoratori diretti e su tutta la filiera coinvolta, a monte e a valle".

A indicare la linea sono Luigi Baiano segretario generale Femca e Cristian Bianchini responsabile sindacale Femca in Eni nel sito di piazzale Donegani. "Tra le principali aziende coinsediate al Polo – si legge nella nota – Eni è quella maggiormente attenzionata per una vera e propria riorganizzazione partendo dai recenti cambi di tutti i vertici delle società del gruppo insediate nel sito. Nel sito si susseguono parecchi segnali preoccupanti ogni giorno, ad esempio il cambio o la creazione di nuovi assetti organizzativi senza nessun preavviso, come la chiusura del laboratorio Eni-Rewind destinando il personale ad altre mansioni sul territorio nazionale e non più localmente oppure come appaltando a ditte esterne lo svolgimento delle attività o anche come in Versalis dove alle già presenti debolezze del mercato dei polimeri si aggiungono le scelte societarie sul territorio nazionale, provvedendo agli approvvigionamenti dei siti produttivi con l’acquisto di materie prime sul mercato. Ciò risulta più vantaggioso perché i costi energetici non consentono da un po’ di tempo, un margine di guadagno apprezzabile". L’azienda nel frattempo, "nonostante le carenze di organico presenti ovunque – si legge ancora nel comunicato – sta ricercando sempre più personale disponibile per incentivarne l’esodo per i più anziani e trasferimenti per i più giovani in altre realtà del gruppo Eni o in altri siti". Un altro "grosso problema", secondo Baiano e Bianchini "lo affrontiamo quotidianamente nel mantenere le normali relazioni sindacali, in quanto l’azienda non si confronta con i sindacati ed anche le informazioni che contrattualmente ci debbono, tipo sugli assetti produttivi o sulla gestione del personale spesso arrivano prima da canali non ufficiali, fattori che dimostrano una mirata volontà, solo di facciata di mantenere delle sane relazioni industriali". "Non è sufficiente – così i due sindacalisti – assistere alla presentazione dei piani industriali o dei progetti di ricerca, dai quali traspare una grande voglia di sviluppare business emergenti se questo comporta rischi per le produzioni, la ricerca e l’occupazione del sito estense. Per quanto possa essere condivisibile lo sforzo profuso nel trovare nuovi business, acquisire società specializzate nel riciclo o in prodotti biochimici, non è tollerabile trovarsi nel cuore del cambiamento senza una corretta e trasparente informazione. Le rappresentanze sindacali di tutta Italia sono state coinvolte nella presentazione dei piani industriali Versalis, durante i quali l’azienda ha spiegato un nuovo approccio nella gestione societaria necessario per provare ad invertire il trend societario che conta un passivo cronico disarmante, puntando su una totale conversione dei business creando aspettative apprezzabili, ma questo non può ricadere sui lavoratori". "L’esperienza, la conoscenza e le capacità caratteristiche di questo sito nel produrre con qualità – si chiude – non devono andare disperse, e per far ciò gli interventi sindacali devono essere mirati a far dialogare l’azienda con la società civile".

f. d. b.