E’ l’abilità di Aurora Pozzati, funzionaria della Cna in pensione, a saper riproporre una storia accaduta a Pontemaodino di Codigoro nel 1955. Un mosaico all’esterno della piccola costruzione dietro la casa ereditata dalla nonna, visibile a tutti, frutto del lavoro di oltre nove mesi di allestimento e predisposizione dei piccoli pezzi di piastrelle, pietre, parti di marmo, vetri e anfore rotte, donate da amici o cercate da venditori di materiali edili. "Credo molto nel riutilizzo delle cose – spiega Aurora, dopo il corso per ceramista all’Auser, un talento innato – occorre sempre cercare di impiegare ogni oggetto al massimo, se lo gettiamo lo perdiamo per sempre". La storia narrata sulla facciata esterna della piccola abitazione è quella della nonna Triestina che sta pulendo del pesce attorniata da alcuni gatti, forse speranzosi di qualche pezzetto. Insofferente alla loro muta richiesta e per farli andare via esclamò "mo va’ a messa" e non si accorse che alle sue spalle stava passando il parroco don Sandro Bertasa, bergamasco, che la domenica successiva disse "strano paese questo di Pontemaodino, dove i paesani non vengono a messa, ma ci mandano i gatti". Tra l’altro don Bertasa successivamente andò a Prato dove notò e scoprì Pablito, Paolo Rossi parlò coi genitori suggerendo di avviarlo al calcio perché aveva grandi qualità tecniche cosa che raccontò lo stesso Rossi in un’intervista in televisione diventando così l’eroe del mundial ’82. Della singolarità dei parrocchiani della piccola comunità ne fu tanto colpito che lo riportò negli annuari ancora presenti nella canonica della chiesa di Pontemaodino. Lo scoprimento del mosaico è stato seguito da tantissime amiche di Aurora. Era presente il sindaco di Codigoro Alice Zanardi assieme alla collega di giunta Graziella Ferretti. Insomma, un festoso pomeriggio di gioia nel ritrovarsi accomunati dall’arte di Aurora.
Claudio Castagnoli