REDAZIONE FERRARA

Piazze storiche e novità. Adamant in seconda fascia

Viaggio nel girone B della serie cadetta: alle spalle di Caserta, Livorno e le romane, un folto gruppo che sgomita per un posto a cavallo dei playoff.

Viaggio nel girone B della serie cadetta: alle spalle di Caserta, Livorno e le romane, un folto gruppo che sgomita per un posto a cavallo dei playoff.

Viaggio nel girone B della serie cadetta: alle spalle di Caserta, Livorno e le romane, un folto gruppo che sgomita per un posto a cavallo dei playoff.

Un girone dove si potrà sognare, ma allo stesso tempo ci si potrà trovare invischiati nelle zone calde con grande facilità. Un girone dove non sembra difficile individuare le squadre che lotteranno per la promozione e quelle per la salvezza, ma dove la zona centrale pare piuttosto affollata e incerta. Questo, e molto altro, è il girone B della B Nazionale 2025/26, lo stesso che nella passata stagione ha prodotto due promozioni su tre (Ruvo e Roseto) e una sola retrocessione (Ragusa). Per facilitare i nostri ragionamenti, procediamo dividendo le 19 ‘sorelle’ in quattro fasce.

PRIMA FASCIABudget altissimi, allenatori di rango, qui troviamo le romane Luiss (firmato Fernandez dalla Reyer) e Virtus (la stella è Majcunic, tiratore del Cibona Zagabria), Livorno (dei figli d’arte Ebeling e Alibegovic), Caserta e Latina, in ordine di ambizione, ma non per forza di valore. Le prime tre hanno tutto, compresa la storia più o meno recente, per stare anche due piani più su, le altre due hanno due condottieri di rango, Lino Lardo e Franco Gramenzi, coach promozione per eccellenza. Fresco del trionfo con Roseto, il tecnico teramano si è portato con se Pastore e l’eterno Brian Sacchetti, uno che a Ferrara ha giocato 114 partite e firmato la promozione del 2008, allestendo un roster di grande spessore e interamente italiano, mentre Caserta ha rinnovato con elementi di grande spessore (Lo Biondo, Vecerina, Nobile, Radunic).

SECONDA FASCIASubito dietro le big c’è senza dubbio l’Andrea Costa Imola di un’altra vecchia conoscenza del basket estense, Luca Dalmonte, tornato a casa dopo 43 anni, che avrà a disposizione anche Chessari in un reparto esterni di valore con Sanguinetti, Kupstas (già visto a Cento nello spareggio promozione), Moffa (figlio di Corrado), Zedda e Gozo. Belle solide anche per Jesi (l’islandese Palsson è da seguire) e Chiusi, dell’asse ex Kleb Moreno-Molinaro. Completano il gruppo di quelle che lotteranno per stare nella parte sinistra della classifica, la rinnovatissima Faenza (del quintetto è rimasto solo Fragonara), e la neo promossa Ferrara, che ha puntellato un gruppo vincente con un centro del calibro di Renzi.

TERZA FASCIAA poca distanza, collochiamo un quintetto che strada facendo dimostrerà se potrà avere ambizioni di play in o se, invece, dovrà cercare di evitare i play out, ossia Fabriano, Sant’Antimo, Ravenna, Piombino, San Severo. Ravenna del presidente Mauro Montini, ha un mix interessante e alcuni talenti da verificare e anche Sant’Antimo può sicuramente fare bene. Un filo sotto le altre tre, con Piombino che cerca una salvezza più tranquilla grazie al bomber Raivio (17 di media a Legnano).

QUARTA FASCIAQui ci sarà da soffrire. La Virtus Imola, persi Morina e Anaekwe (a Treviglio) Vaulet e Kadjividi, spera che il croato Ivan Kucan possa prendere per mano un gruppo giovanissimo pieno di scommesse (occhio all’esterno Metsla). Non troppo strutturate nemmeno Quarrata e Nocera, mentre per ora il fanalino di coda designato dovrebbe essere Loreto Pesaro, iscrittasi in extremis, dove troviamo Pillastrini, figlio d’arte dal futuro roseo.

Federico Boschi

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