
Polizia urbana, la svolta Aumentano le aree in cui entra in azione il Daspo urbano
di Federico Di Bisceglie
Un allargamento delle aree in cui applicare il Daspo urbano. È questa la volontà della giunta che è al lavoro per individuare le vie nelle quali estendere il divieto d’accesso a determinate persone per comprovate violazioni di diverso tipo, per lo più inerenti all’ordine pubblico. Ancora non sono state esplicitate le zone nelle quali verranno introdotte maggiori restrizioni, anche se viene da pensare che un occhio particolare sarà riservato al quartiere Giardino e ai parchi incastonati in quel quadrante di città. L’iter per avviare questa procedura si articola sostanzialmente su due livelli: la stesura della delibera e il passaggio al vaglio del Consiglio comunale. Ma su cosa è chiamata ad esprimersi l’aula? Sulle integrazioni che l’amministrazione sta operando al regolamento di polizia urbana. E, segnatamente, all’integrazione che la giunta prevede di inserire nel comma sesto. Oltre a quello, si aggiungono modifiche ad altri due commi successivi, sui quali torneremo fra poco.
Le zone. Attualmente, il regolamento di polizia urbana prevede il Daspo nel "complesso monumentale costituito dai nove chilometri delle mura, che abbracciano il centro antico della città, con relativi baluardi, torrioni e porte integrati nella cinta muraria stessa, nonché i parchi e gli spazi verdi a essa contigui". Chiaramente il "palazzo municipale, la cattedrale e le aree urbane a essi circostanti, comprese nel raggio di 200 metri". Restrizioni vigono anche per "i plessi scolastici, le scuole, i siti universitari e le aree urbane a essi circostanti". Sempre nel raggio di 200 metri. Già nel vecchio regolamento (voluto nel 2017 e aggiornato nel 2019), si fa esplicito riferimento ad alcune aree del quartiere Giardino Arianuova Doro, ma è verosimile che, anche alla luce dei diversi interventi fatti in quella parte di città, l’amministrazione Fabbri voglia imprimere un ulteriore giro di vite.
Andiamo al settimo comma. "Colui che si rende responsabile di un illecito comportamento – si legge nel testo attualmente in vigore – che impedisce l’accessibilità e la fruizione di una delle aree individuate, per tale fatto illecito è assoggettato alle sanzioni previste dalla legge". La volontà dell’amministrazione è quella di inserire anche questo ulteriore passaggio: "Contestualmente all’accertamento della condotta illecita – si legge nella bozza di documento – al trasgressore viene ordinato l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto".
C’è di più. Il medesimo provvedimento di allontanamento "è altresì disposto – prosegue il nuovo comma in fase di elaborazione – nei confronti di chi, nelle aree individuate, compie atti contro la pubblica decenza", viene trovato in "stato di ubriachezza" e pratica il "commercio abusivo". L’allontanamento si estende anche verso i "parcheggiatori abusivi", ricalcando un’antica lotta che l’amministrazione sta portando avanti da tempo per tentare di arginare questo fenomeno in diverse parti della città. Ora, si attende il passaggio in Consiglio comunale e il testo definitivo. Ma l’indirizzo è già molto chiaro.