VALERIO FRANZONI
Cronaca

Ponte della tragedia, la segnaletica va cambiata: "Tanti disagi per l’azienda"

Massenzatica, il luogo dove nel 2014 morirono quattro ragazzi in uno schianto "Cartelli piccoli e non chiari, i tir costretti a fare manovra nella nostra proprietà".

Ponte della tragedia, la segnaletica va cambiata: "Tanti disagi per l’azienda"

Ponte della tragedia, la segnaletica va cambiata: "Tanti disagi per l’azienda"

Il ponte Trapella di Massenzatica continua a creare grattacapi all’azienda Pizzolato, a causa di una segnaletica che risulta inadeguata. A lamentare la situazione è l’azienda stessa che, quotidianamente, vede giungere nel proprio piazzale camion non autorizzati. Ma facciamo un passo indietro. Dopo il tragico incidente del 18 marzo 2014, in cui persero la vita quattro ragazzi, tutti annegati nel canal Bianco (nella foto com’era il parapetto), l’infrastruttura era stata chiusa al traffico. Una chiusura durata ben tre anni, "che – spiegano dall’azienda – aveva creato danni e perdite di vendite all’attività".

Dopo interventi di ripristino, nel 2017, il ponte è stato riaperto, riducendo il passaggio a un solo senso di marcia alternato. Ma le difficoltà per l’azienda non sono finite, per via della segnaletica rivolta ai mezzi che arrivano dalla Strada Statale Romea e che, percorrendo la Granlinea fino al semaforo di Italba, seguono il maxi cartello con direzione Ariano su cui è riportata l’indicazione di svoltare a destra verso Massenzatica: "Sotto al semaforo – aggiungono ancora dall’azienda Pizzolato –, vi è un cartello piccolo, poco chiaro e poco visibile, con il divieto, eccetto autorizzati, senza indicazione di tonnellate, misure o strettoie in direzione Massenzatica e, di fronte, di nuovo l’indicazione con la freccia a destra per Ariano, passando sempre per Massenzatica".

Dunque, gli autotrasportatori che seguono le indicazioni più visibili verso Ariano non notano il cartello di divieto "per cui – proseguono – svoltano a destra, ritrovandosi a bordo strada, a meno di 2 metri, un cartello vecchio e scolorito di divieto per i camion di 6,5 tonnellate. Ma ormai sono sulla strada e sono costretti ad arrivare direttamente alla rotatoria di Massenzatica. A questo punto, se con l’indicazione per Ariano fosse indicata una strettoia o un limite di lunghezza, il mezzo pesante tornerebbe al semaforo di Italba o svolterebbe per Monticelli dove ha la possibilità di attraversare il canale ed arrivare alla provinciale che porta ad Ariano". Invece no.

"Alla rotatoria – chiosano – c’è un cartello con indicazione a 800 metri massimo 4 tonnellate, ma non è segnalato il ponte con strettoia o il limite di lunghezza massima del mezzo. Perciò, l’autista ignaro prosegue fino ad arrivare al ponte Trapella dove a 150 metri trova il cartello che indica la strettoia, ma ormai difficilmente riuscirà a fare 800 metri di retromarcia su una strada che costeggia un canale con una curva cieca e case a destra e a sinistra". Quindi la via più facile risulta chiedere, per tornare indietro, di potersi girare nel piazzale privato dell’azienda che si trova a 30 metri dal ponte: "Questi episodi, purtroppo, si ripetono ogni giorno con i camion non autorizzati allo scarico sulla nostra azienda, e a tutte le ore. Vengono a suonare al cancello per chiedere di aprire e farli girare. E se il cancello è aperto negli orari del negozio spesso entrano senza chiedere il permesso".

La situazione è stata già segnalata più volte al Comune di Mesola e Provincia, chiedendo un adeguamento della segnaletica, ma senza riscontro. Ed è per questo che tornano sollecitare soluzioni.