FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Processo stadio, gli imputati. Il collaudatore: "Agii correttamente. Tutto regolare a fine montaggio"

Udienza dedicata all’esame di Fabrizio Chiogna, la difesa: "Profilo chiaro, cadono tutte le contestazioni". La procura modifica il capo di imputazione, slitta a ottobre l’interrogatorio di Tassi dell’impresa appaltatrice.

Udienza dedicata all’esame di Fabrizio Chiogna, la difesa: "Profilo chiaro, cadono tutte le contestazioni". La procura modifica il capo di imputazione, slitta a ottobre l’interrogatorio di Tassi dell’impresa appaltatrice.

Udienza dedicata all’esame di Fabrizio Chiogna, la difesa: "Profilo chiaro, cadono tutte le contestazioni". La procura modifica il capo di imputazione, slitta a ottobre l’interrogatorio di Tassi dell’impresa appaltatrice.

"Ritengo di avere correttamente operato. A fine montaggio tutto era regolare". È la verità di Fabrizio Chiogna, collaudatore della curva est dello stadio Mazza, imputato con altri quattro nel processo per i lavori di ampliamento dell’impianto sportivo. Chiogna è stato il secondo a parlare, dopo che nella scorsa udienza era stato sentito il progettista e direttore dei lavori Lorenzo Travagli. Rispondendo alle domande delle parti, il tecnico ha spiegato di avere svolto quattordici sopralluoghi in varie fasi, puntualizzando infine che il suo è stato "l’unico collaudo complessivo". E non solo. "Se il mio collaudo non è valido – ha dichiarato nelle battute conclusive del lungo e complesso interrogatorio – allora lo stadio andava chiuso".

L’esito dell’esame di Chiogna è stato accolto con soddisfazione dall’avvocato Vincenzo Bellitti, difensore dello stesso collaudatore. "Abbiamo risposto punto su punto – ha commentato a margine dell’udienza –, il profilo è chiaro. Con questo esame cadono tutte le contestazioni". Quella di ieri doveva essere anche l’udienza dell’interrogatorio di Giuseppe Tassi, legale rappresentante della Tassi Group, impresa appaltatrice delle opere, ma l’esame è slittato alla prossima udienza in quanto la procura ha introdotto una modifica del capo di imputazione. Il pubblico ministero Barbara Cavallo ha precisato un passaggio del punto 18 del capo B, relativamente alla presenza o meno di imbottiture in una parte della struttura. Alla luce delle modifiche al capo di imputazione, le difese degli imputati hanno chiesto termini a difesa, istanza che implica un tempo di almeno venti giorni. Il giudice ha dunque disposto un rinvio al 21 ottobre, quando si dovrebbe procedere con l’esame di Tassi (difeso dagli avvocati Giulio Garuti e Paolo Loberti) e probabilmente di altri coimputati.

Al centro del dibattimento, lo ricordiamo, ci sono i lavori di ampliamento eseguiti nell’ambito dell’appalto tra la Spal 2013 (società concessionaria della gestione e dell’uso dello stadio comunale) e l’amministrazione comunale, proprietaria dell’immobile. L’attività di indagine, lunga e articolata, portò a ben due sequestri di porzioni della struttura e a un complesso intervento per sanare alcune delle criticità riscontrate nel corso dell’inchiesta. Cinque gli imputati: Giuseppe Tassi (legale rappresentante della Tassi Group, impresa appaltatrice delle opere), Lorenzo Travagli (progettista e direttore dei lavori), Domenico Di Puorto, Adelino Sebastianutti (in qualità di amministratori di fatto della Gielle Srl e della Pm Group) e Fabrizio Chiogna (collaudatore della curva est). Le accuse, formulate a vario titolo, sono frode nelle pubbliche forniture e falso. Nel corso della precedente udienza, oltre all’esame del primo degli imputati, è stato ascoltato anche Bernardino Chiaia, il ‘superperito’ nominato dal tribunale il quale ha ripercorso la sua perizia, illustrando al tribunale le proprie conclusioni. Con l’esame degli imputati l’istruttoria si avvia ora verso la conclusione, per poi lasciare spazio alla fase della discussione.