Dopo i primi tre appuntamenti, tra settembre e inizio ottobre, legati al ’Compleanno Frescobaldi’, oggi alle 20.30 Palazzo Schifanoia ospita il quarto: ne sarà protagonista il clavicembalista Francesco Cera. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Servizio Musei d’Arte del Comune per la XXV edizione della Settimana di Alti Studi promossa dall’Istituto di Studi Rinascimentali. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento della capienza della sala. L’evento si collega a uno dei principali fil rouge della programmazione artistica di Ferrara Musica, ovvero il riallacciarsi al periodo rinascimentale, cuore identitario della cultura estense, portando i concerti nei magnifici palazzi dell’epoca in cui vissero i compositori di cui vengono proposte le partiture. Quello di Francesco Cera è un omaggio a due capisaldi assoluti della musica per clavicembalo e per organo, due poli entro i quali si orienta la storia della musica per tastiera. Girolamo Frescobaldi, nel primo Seicento, raccoglie l’eredità del Rinascimento italiano, la grande arte del contrappunto, ma allo stesso tempo è capace di comporre in un modo nuovo, basato sulla fantasia e sull’espressione dei sentimenti secondo una forma musicale discorsiva. Johann Sebastian Bach raccoglie a sua volta l’eredità del contrappunto, anche quello di Frescobaldi, e lo elabora attraverso forme, stilemi e armonie a lui contemporanei.
Il programma propone dunque una scelta di composizioni di Frescobaldi, che spaziano dal vivace contrappunto della Canzone alle continue metamorfosi formali del Capriccio, dai cromatismi della Fantasia ottava alla cantabilità vocale e luminosa del Recercar secondo, messi a confronto con alcune pagine bachiane, scelte tra quelle che più di tutte presentano tracce del compositore ferrarese: il Preludio e Fuga in mi bemolle minore BWV 853 (dal primo volume del Clavicembalo ben temperato), il Contrapunctus IV tratto dall’Arte della Fuga, e il monumentale Ricercar a 6 tratto dall’Offerta Musicale. Conclude questo confronto Frescobaldi/Bach il Preludio e fuga in sol maggiore BWV 860 di Bach, sempre dal Clavicembalo ben temperato, che dimostra quanto vivace resti nel tempo il concetto di contrappunto, in un continuo perpetuarsi del Rinascimento musicale.
Francesco Cera, clavicembalista e organista, è apprezzato interprete della musica antica, in particolare del repertorio tastieristico italiano tra ‘500 e ‘700 e come direttore di musica vocale. Allievo di Luigi Ferdinando Tagliavini e di Gustav Leonhardt, nel 1991 è entrato nell’ensemble Giardino Armonico, col quale ha inciso per Teldec e tenuto concerti in tutta Europa. Nel 1996 fonda l’Ensemble Arte Musica, col quale ha interpretato opere profane e sacre di Monteverdi, Gesualdo, Luzzaschi, Stradella, fino a cantate del Settecento napoletano. Dal 1990 tiene concerti come solista e direttore dell’Ensemble Arte Musica e tra i suoi diversi lavori discografici si segnala Toccate, Capricci, Fiori Musicali, un cofanetto di sette dischi che raccoglie diverse pagine di Frescobaldi, alcune delle quali registrate nella sala affrescata della Delizia Estense di Belriguardo, a Voghiera, reggia estiva della corte estense costruita nel 1435.