"Salario minimo, serve un fronte comune delle minoranze"

"Salario minimo,  serve un fronte comune  delle minoranze"

"Salario minimo, serve un fronte comune delle minoranze"

Si è svolto l’incontro sul salario minimo, con una numerosa partecipazione cittadina. Si è tenuto lunedì alle 21, alla sala Civica Alda Costa, l’incontro sul tanto dibattuto e sentito Salario Minimo. Ad aprire la riunione è stata Monica Caleffi, consigliera 5 stelle a Copparo, che ha esibito dati e numeri che dimostrano: "Come la legge sia oggi un’urgenza. E’ da tempo che il M5S si è speso per introdurre una proposta in questo senso, dando la propria disponibilità per costruire un fronte comune, che oggi si sta compattando, tra tutte le opposizioni. Troppi lavoratori sono ridotti a percepire una paga insufficiente a fronteggiare il caro prezzi ed i bisogni basilari".

A seguire ha preso la parola Simona Lembi, PD Emilia Romagna, che ha asserito: "Il concetto di lavoro povero è in netto contrasto con la Costituzione. Fino a pochi anni fa un contesto salariale al di sotto dei 9 euro, non avrebbe assunto il nome di lavoro povero bensì quello di sfruttamento, perché di questo si tratta”. Nel merito Massimo Zanirato (nella foto), segretario confederale UIL ER, si è detto favorevole alla direttiva europea e alla proposta di legge: “Auspicando che il governo non si nasconda dietro falsi pretesti”. Alla fine dell’incontro moderato da Patrizia Bertelli, PD Copparo, hanno preso la parola i cittadini, nello specifico hanno espresso: “Siamo spaventati dai prezzi che continuano a salire a dismisura, mentre gli stipendi calano, anche in una realtà piccola come questa si sente molto. Siamo preoccupati anche per i nostri figli, il mercato del lavoro è pressoché distrutto”.

Jasmine Belabess