
Quelle scritte comparse tra una fiancata del duomo e via Borgo di Sotto sono costate care al loro autore. L’uomo,...
Quelle scritte comparse tra una fiancata del duomo e via Borgo di Sotto sono costate care al loro autore. L’uomo, un ferrarese di 29 anni, era infatti finito davanti al giudice per rispondere di deturpamento e imbrattamento di cose altrui. La vicenda giudiziaria a suo carico si è conclusa ieri mattina con il patteggiamento della pena: duecento euro di multa. Nonostante si fosse appurato che dietro quegli imbrattamenti ci fosse vandalismo gratuito e non effettivo livore antisemita, vedere apparire la parola ’Ebreo’ con una freccia rivolta verso una strada del ghetto e un insulto sulla parete del negozio ‘Pesaro’ non aveva lasciato indifferente l’opinione pubblica di una città come Ferrara che vanta una secolare e importante presenza ebraica.
Secondo l’impianto accusatorio il 29enne, con una bomboletta di vernice spray bianca, avrebbe imbrattato il muro laterale del negozio ‘Pesaro’, confinante con quello del duomo, vergando una parola offensiva (M...). Il giorno successivo, con la stessa vernice, avrebbe scritto sulla parete interna di un’abitazione all’angolo tra via Saraceno e Borgo di Sotto la parola ‘Ebreo’ con una freccia rivolta verso destra, a indicare il ghetto. Per quei fatti, concluse le indagini, la procura aveva emesso un decreto di citazione diretta a giudizio. Quelle parole comparse sui muri del centro avevano suscitato sconcerto e dibattito. Le indagini della Digos, partite subito dopo la scoperta degli imbrattamenti, permisero di risalire rapidamente all’autore.
f. m.