PORTOMAGGIORE
Sono finiti a processo tre dei quattro pachistani sotto indagine per sequestro di persona e lesioni aggravate nei confronti di un connazionale. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal giudice dell’udienza preliminare Danilo Russo nell’ambito del procedimento che ruota attorno a quanto accaduto il 13 agosto di due anni fa, a Portomaggiore quando i quattro pachistani – secondo la ricostruzione della procura – hanno immobilizzato il connazionale dopo averlo inseguito fino alla casa dove vive. Lo hanno poi caricato a forza su un’auto e portato a circa duecento metri di distanza, vicino all’argine di torrente. Qui l’hanno tirato fuori con forza dalla vettura e poi sotto la minaccia di un coltello puntato al petto, hanno iniziato a picchiarlo con un bastoni. Una volta finita l’aggressione, lo hanno ricaricato in auto e poi gettato fuori quando sono arrivati vicino all’abitazione della vittima.
Aggressione che ha il sapore di una ’lezione’ data per qualche sgarro. Ferite e contusioni che successivamente i medici hanno giudicato guaribili in sei giorni.
Nel frattempo era scattata la denuncia cui sono seguite le indagini dei carabinieri che hanno portato a ricostruire le fasi del sequestro e delle botte e i responsabili: quattro cittadini pachistani di 56, 34, 23 e vent’anni, tutti residenti tra Portomaggiore e Argenta. Ieri si è discussa l’udienza preliminare davanti al giudice dell’udienza preliminare Danilo Russo, alla presenza del pm Sveva Insalata e dei legali della difesa, gli avvocati Enrico Segala, che assiste due degli imputati, tra i quali colui per il quale è stato disposto il non luogo a procedere per irreperibilità. Mentre gli altri due assisti dagli avvocati Alessandro Bignardi e da Francesco Baccaro. Per i quattro imputati come accennato, il giudice ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di rintracciarlo, e quindi disporre il non luogo a procedere per irreperibilità. La prima udienza del processo davanti al Tribunale di Ferrara è stata fissata per il 4 novembre prossimo. I tre imputati devono rispondere di lesioni aggravate e sequestro di persona e uno di loro anche di avere violato le norme della legge sull’immigrazione.
cri.ru.