"Sicurezza, serve una task force. Non bastano presidi e pattuglie"

Portomaggiore, il consigliere di Forza Italia Grilanda critica le misure messe in campo dall’amministrazione "Bullismo, caporalato e criminalità si contrastano con indagini e tracciando i pregiudicati sul territorio".

"Sicurezza, serve una task force. Non bastano presidi e pattuglie"

"Sicurezza, serve una task force. Non bastano presidi e pattuglie"

"Aumentare presidi e pattuglie sul territorio portuense non basta. Per Forza Italia occorre una svolta su diversi fronti", è la linea degli azzurri made in Portomaggiore, messo nero su bianco in un documento firmato dai componenti del direttivo, tra cui il consigliere comunale Marcello Grilanda e dal movimento politico Area Portuense. Forza Italia prende le distanze dalla proposta del Centro Destra Civico riguardo il ricorso all’esercito, "ci sono sicuramente realtà più bisognose (grosse città e particolari aree d’Italia). Ma siamo pure convinti che la reazione dell’amministrazione comunale sia debole, tardiva e concentrata a proporre misure standard che non sono sufficienti. Occorre innanzitutto iniziare a guardare il tema dell’integrazione senza gli occhiali dell’ideologia ma con la concretezza di chi è consapevole che alle regole di convivenza civile occorre adeguarsi, senza tolleranza". E’ un vero e proprio decalogo. Rafforzamento della vigilanza in aree e fasce orarie bene definite (per esempio ore serali intorno ai locali frequentati dalle persone nel loro tempo libero); impiego sistematico dell’attività investigativa nell’ambito di una sistematica collaborazione tra comune e forze dell’ordine; rafforzare la collaborazione con la Protezione Civile, offrendo un sostegno finanziario congruo e concreto; classificare chi ha precedenti, mediante indagini incrociate tra ufficio anagrafe e Compagnia Investigativa dei Carabinieri; instaurare una collaborazione anche con la Guardia di Finanza per avere dei report sui flussi finanziari da e per l’estero che possano celare rapporti con gruppi criminali o terroristici (anche controllo dei money transfer); istituire un punto di ascolto per il cittadino che sia a disposizione in prestabilite giornate e fasce orarie e realizzare una piattaforma digitale per le segnalazioni, anche in forma anonima, da parte dei cittadini, sul modello del Whistleblowing già applicato per le aziende private; sviluppare la cultura del senso civico anche attraverso una maggiore attenzione al decoro urbano e la messa a disposizione urgente di una sala civica ad uso pubblico; controlli sistematici nelle abitazioni per contrastare il fenomeno del sovraffollamento e per controllare il rispetto delle norme igienico sanitarie; istituire una task force di esperti e forze dell’ordine ed un periodico momento di informazione per i consigliari.

Franco Vanini