"Sono un medico, il mio obiettivo è la sanità. Mi batterò contro le lunghe liste d’attesa"

Carlo Incorvaia, medico oculista, si avvicina alla politica con Fratelli d’Italia per contribuire alla sanità ferrarese, puntando su monitoraggio e sicurezza del personale medico.

"Sono un medico, il mio obiettivo è la sanità. Mi batterò contro le lunghe liste d’attesa"

"Sono un medico, il mio obiettivo è la sanità. Mi batterò contro le lunghe liste d’attesa"

Carlo Incorvaia, candidato con Fratelli d’Italia a sostegno di Alan Fabbri, come si è avvicinato alla politica?

"Mi sono avvicinato come simpatizzante, non l’ho mai praticata attivamente. Dalla svolta di Fiuggi mi sono sentito in sintonia con Alleanza Nazionale prima, con Fratelli d’Italia dopo, ma sempre in modo informale, non militante. Non sono un politico, sono un medico, ho esercitato per 40 anni come medico universitario, attualmente sono libero professionista, oculista"

Perché con Fratelli d’Italia?

"Sono stato contattato ed ho accettato per dare il mio contributo a quella che è stata una buona amministrazione di Ferrara, che ha realizzato importanti interventi di carattere urbanistico, su sicurezza, verde pubblico, eventi, promozione della città e della cultura"

Se eletto su quali progetti concentrerà la sua azione?

"Avendo avuto un lungo rapporto con la sanità pubblica penso di poter mettere qualcosa della mia esperienza a disposizione del governo della cittadinanza. La sanità ferrarese ha punte di eccellenza, ma anche criticità, ad esempio il ritardo nell’unificazione delle due aziende sanitarie, la carenza cronica di personale, le lunghe liste d’attesa. La figura del sindaco è la maggiore autorità di sanità locale, ma molti problemi dovranno essere affrontati e risolti a livello regionale, a livello locale occorre però incrementare le azioni di monitoraggio delle attività in ambito sanitario per contrastare le criticità. C’è poi un altro problema, l’aggressività dei cittadini verso il personale sanitario, che si concretizza in un aumento delle azioni medico legali per avere risarcimenti o in atti di violenza verbale o fisica, che si possono contrastare migliorando la comunicazione tra medico e paziente, implementando i protocolli di sicurezza".

Lucia Bianchini