
Il team di archeologi di Unife impegnati negli scavi sulla via Appia a Roma
Ferrara, 15 luglio 2023 – Si è conclusa da pochi giorni la seconda campagna di scavo nel sito di via Appia antica 39, nel cuore del parco archeologico e del parco regionale dell’Appia antica a Roma, a cura del gruppo di ricerca di Unife per il laboratorio ‘Eredità culturali e comunità’.
"Gli scavi si svolgono in un’area posta a poche centinaia di metri fuori le Mura Aureliane mai indagata finora da uno scavo archeologico con finalità di ricerca, nonostante la sua forte valenza storica e culturale" sottolinea Rachele Dubbini, professoressa del dipartimento di Studi umanistici di Unife e direttrice scientifica degli scavi. L’ampliamento della trincea aperta lo scorso anno, oltre ad aver permesso la piena identificazione di alcune strutture solo parzialmente intercettate nella prima campagna di scavo, ha portato alla luce ulteriori edifici che dovevano essere presenti a ridosso del tracciato della via Appia Antica.
"L’ampliamento del sedime di scavo effettuato in questa seconda campagna ha più che raddoppiato l’area oggetto d’indagine archeologica – afferma Fabio Turchetta, direttore dello scavo –. Le indagini archeologiche hanno confermato la natura funeraria dell’area, occupata da edifici pertinenti a famiglie o a limitati clan familiari; le strutture identificate, perlopiù colombari di piccole o medie dimensioni, sono realizzate in opera cementizia con paramenti in laterizi, alcuni dei quali di eccezionale fattura; all’interno dei vani è presente un cospicuo numero di sepolture a incinerazione". Fra i ritrovamenti di maggiore interesse è una struttura in blocchi di tufo identificata sul limite meridionale dell’area di scavo. Matteo Lombardi, dottorando del programma ‘Sostenibilità ambientale e benessere’ dell’Università estense e responsabile di uno dei settori di scavo conclude: "Lo scavo dei primi strati di obliterazione interna ai piccoli mausolei ha parzialmente messo in luce un apparato decorativo di livello, con la presenza di intonaci dipinti, sia con scene figurate che con la rappresentazione di lastre marmoree".
Quello di via Appia è un laboratorio archeologico aperto alla cittadinanza. "Il nostro progetto non riguarda solo le attività di scavo archeologico ma è un vero laboratorio in cui insieme agli studenti universitari, a professionisti di diversi ambiti scientifici stiamo sperimentando nuovi modi di fare archeologia" esordisce la direttrice scientifica, Rachele Dubbini. "Il cantiere archeologico – aggiunge – è per sua natura interdisciplinare perché si basa su un approccio di tipo contestuale, che indaga cioè le relazioni tra gli oggetti, gli uomini e l’ambiente in cui questi si trovano. Recentemente siamo passati a un approccio di tipo globale, in cui ogni elemento del sito viene tenuto in considerazione per il suo valore storico, senza alcuna gerarchia di importanza tra epoca antica e post-antica, per giungere quindi negli ultimi anni a un’archeologia pubblica, che si apre cioè a diversi pubblici oltre a quello degli specialisti".