FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Tornano i classici: "Sulla spiaggia con i Karamazov"

In tanti comprano libri usati per le letture estive "Gli appassionati cercano copie firmate da Bassani".

Federico Gazzi, titolare della libreria ‘Eccelibro’ di via Saraceno, aperta da quasi un decennio

Federico Gazzi, titolare della libreria ‘Eccelibro’ di via Saraceno, aperta da quasi un decennio

Sotto l’ombrellone con i fratelli Karamazov e la signora Bovary. Da qui a dire che i giganti della letteratura scalzino cruciverba e riviste come passatempi da spiaggia ce ne passa. Ma è certo che i classici stanno tornando di gran moda. E sono in tanti a cercarli, soprattutto tra gli scaffali delle librerie dell’usato. A confermare questo trend è Federico Gazzi, titolare della libreria ‘Eccelibro’ di via Saraceno, da ormai un decennio punto di riferimento sia per chi acquista volumi di seconda mano per questioni economiche sia per chi è alla ricerca di edizioni di pregio o rarità. La prima percezione che emerge dalle parole del libraio è che il mercato dell’usato regge. Al netto della fisiologica flessione delle settimane clou dell’estate, con la città svuotata dalle ferie, i lettori non si fanno problemi a immergersi in pagine già sfogliate. Anzi. Per alcuni rappresenta un notevole risparmio rispetto a costosi freschi di stampa. Per i collezionisti è invece un passaggio quasi obbligato se si cerca una particolare edizione, magari con un po’ di anni sulla copertina.

"Le richieste sono le più svariate – spiega Gazzi –. Va molto la narrativa. Come autori rimangono forti Wilbur Smith, Ken Follet o Dan Brown. Ma stanno tornando molto i classici. Soprattutto russi, francesi e americani". Non è insolito quindi che qualcuno varchi la soglia della libreria di via Saraceno ed esca con una copia usata di qualche monumento della penna. "Dall’immortale Dostoevskij fino a Flaubert e Stendhal – prosegue Gazzi –. Non è raro che mi chiedano ‘I fratelli Karamazov’ o ‘Le notti bianche’". Ma il focus non è solo sulle storie senza tempo. "C’è attenzione anche per la saggistica soprattutto di taglio filosofico, antropologico, esoterico – puntualizza il libraio –. Le ragioni? Stiamo attraversando un contesto storico importante e delicato. C’è molto smarrimento e credo che ci sia chi cerca risposte tra le righe dei maestri del pensiero".

Poi c’è il capitolo intenditori e collezionisti. E, a Ferrara, la lente non può che cadere su Giorgio Bassani. I testi dell’autore dei Finzi-Contini "rimangono forti. Le sue prime edizioni sono particolarmente rare. Soprattutto le copie autografate. Ne ha lasciate pochissime e gli appassionati le cercano. Soprattutto quelli che arrivano da fuori città e che vedono in Bassani un faro e un punto di riferimento culturale della nostra terra".