Il peggio sembrava passato. L’incubo iniziato in un giorno di pioggia in una residenza storica alle porte di Ro pareva essersi fermato sulla soglia della tragedia. Almeno fino a ieri mattina, quando la notizia che mai ci si sarebbe attesi ha riacceso i riflettori su quella maledetta mattina. Davide Benetti, maestro di 43 anni della scuola primaria di Ro, è morto. Il suo cuore si è fermato intorno a mezzogiorno di ieri all’ospedale di Cona, dove si trovava ricoverato dal 9 dicembre. Nella caduta aveva riportato diverse fratture. Subito dopo il volo era cosciente e non sembrava essere in pericolo di vita. Ne avrebbe avuto per un po’, ma sembrava tutto destinato a risolversi per il meglio. E invece le cose sono andate diversamente. Circa una settimana fa, l’uomo era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Nei giorni seguenti, avrebbe accusato alcune linee di febbre. La situazione è poi improvvisamente degenerata ieri mattina, quando è stato colto da un malore. Nonostante il tempestivo intervento dei medici del Sant’Anna, non è stato possibile salvarlo. Al momento, la tragedia è troppo recente per poter trarre conclusioni sulle cause esatte del decesso. Un compito degli inquirenti, che sulla vicenda hanno già aperto un fascicolo d’inchiesta inizialmente per lesioni colpose e ora anche per omicidio colposo.
L’incidente. La morte dell’insegnante 43enne è il tragico epilogo di quanto accaduto dieci giorni fa all’esterno di una residenza storica. Quella mattina il cielo è grigio sopra le campagne di Ro e cade una pioggerella gelida. Per due classi della scuola del paese è giorno di gita. Il progetto educativo coinvolge 33 bambini (accompagnati da quattro insegnanti). Alcuni sono alunni della quinta elementare di Ro e altri della seconda media. La scolaresca raggiunge villa Rivani Farolfi, un gioiello immerso nel verde delle campagne a ridosso del Po e raccontato anche dalle pagine di Riccardo Bacchelli. Ad accompagnarli c’è un volontario 68enne della Proloco Terre Bacchelliane. I bambini visitano la residenza e, giunti al terrazzino, a piccoli gruppi escono per vedere l’esterno dall’alto. Al peso dei bimbi, il pavimento regge. Quando a uscire sono gli adulti, la struttura cede. L’insegnante e la guida precipitano nel vuoto. Il 68enne cade ‘in piedi’ e ne esce con una gamba rotta. Per il maestro la situazione è più seria e riporta diverse fratture in varie parti del corpo. La chiamata ai soccorsi è immediata. Sul posto arrivano i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri. I sanitari si prendono cura dei due feriti, poi trasferiti all’ospedale di Cona, mentre i bambini vengono subito riaccompagnati a scuola. Inizialmente, come anticipato, per entrambi i feriti la situazione non pare preoccupante. Certo, le fratture sono importanti, ma non sembrano esserci timori per la loro vita. Ecco perché nessuno si aspettava l’accaduto di ieri, un fulmine a ciel sereno che ha cambiato immediatamente il volto di quella che, fino a poche ore fa, sembrava una tragedia sfiorata per un soffio.