La provincia di Ferrara sta attraversando un periodo buio con crisi aziendali che si inseguono e che gettano molte famiglie nell’incertezza economica. La scuola e l’università non potranno non risentire dei tagli draconiani che si stanno facendo sull’istruzione. La legge di bilancio prevede un taglio di 5.660 docenti e 2.174 Ata, taglio di 530 milioni all’università mentre si sopprimeranno 700 dirigenze accorpando gli istituti (sei in provincia di Ferrara). I precari della scuola, che sono il 250mila su neppure un milione di addetti, quest’anno avranno stipendio decoroso per soli nove mesi. I salari risentono di una mancata crescita in cui l’Italia mantiene un record negativo. Il tam tam della disinformazione è già partito raccontando che la Flc Cgil sciopera per allungarsi il ponte di Ognissanti. La vera domanda è a chi giova disinvestire sull’istruzione in un Paese dove cresce il numero di giovani che abbandonano precocemente gli studi, dove il livello di istruzione è fondamentale per l’accesso al lavoro, ma soprattutto dove la funzione educativa della scuola è fondamentale per gestire la crisi sociale, per evitare l’aumento della violenza, le difficoltà di verbalizzare e affrontare i propri sentimenti. Credo che lo abbiano ben chiaro gli onest’uomini, con procedimenti penali a carico, che aprono una sede di Forza Nuova a Ferrara e che si rivolgono a target sempre più giovani. La scuola il 31 ottobre (domani, ndr) sciopera per tutto questo.
Mauro Santi
Segretario generale
Flc Cgil