Ferrara, inaugura il museo dedicato ad Antonioni

Al Pac uno spazio sull’arte del grande regista. Sgarbi: “Importante che sia qui”

Presentazione dello Spazio Antonioni

Presentazione dello Spazio Antonioni

Ferrara, 16 marzo 2024 – La città avvolta nella nebbia nell’ultimo lungometraggio diretto con Wim Wenders, ‘Al di là delle nuvole’ del 1995. E’ la Ferrara di Michelangelo Antonioni, che ora si prepara ad inaugurare il museo dedicato al regista, nato all’ombra del Castello nel 1912.

Lo farà entro l’estate all’ex Padiglione d’Arte Contemporanea di Palazzo Massari. ‘Spazio Antonioni’ nasce per raccontare al grande pubblico e agli appassionati un universo creativo così ricco e influente.

È stato concepito come un museo vivo dove esplorare le testimonianze del suo lavoro conservate nell’Archivio Antonioni di Ferrara e scoprire i molteplici nessi con l’opera di artisti, registi, intellettuali che l’hanno ispirato o che continuano a trarre nutrimento dal maestro.

Il progetto museologico, a cura di Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque Française e del dipartimento culturale del Centre Pompidou, è stato sviluppato, su input di Vittorio Sgarbi e in sinergia con la vedova Enrica Fico Antonioni, dal Servizio Musei d’arte del Comune di Ferrara e dalla Fondazione Ferrara Arte.

"Spazio Antonioni presenta l’opera globale del cineasta secondo un percorso ritmato per accompagnare le scoperte del visitatore e offrire alle generazioni future un accesso semplice e sintetico a questa opera maggiore dell’arte moderna”, spiega il curatore. “L’idea è creare un fulcro di attrazione per bearci, nutrirci e impegnarci ad omaggiare la bellezza la conoscenza e l’ispirazione che ci dona la grande Arte”, sottolinea Enrica Fico.

I due piani completamente ridisegnati dell’ex Padiglione d’Arte Contemporanea ospiteranno una selezione del fondo di oggetti e documenti che il Comune di Ferrara ha acquisito direttamente da Antonioni e Fico. 

Questo archivio, costituito da oltre 47.000 pezzi, è stato oggetto di un progetto di ricerca e catalogazione in collaborazione con l‘Università di Ferrara, Università eCampus e Regione Emilia-Romagna ed è consultabile sulla piattaforma www.archivioantonioni.it.

Si tratta della testimonianza unica dell’orizzonte estetico ed intellettuale del regista, ricostruito attraverso film, manifesti, sceneggiature originali, fotografie di scena, disegni e dipinti di Antonioni, la sua biblioteca e la discoteca privata, i premi e l’epistolario intrattenuto con i protagonisti della vita culturale del secolo scorso.

Un’immensa collezione che sarà arricchita da sequenze dei film di Antonioni e dal confronto con le opere che l’hanno ispirato, a partire dal lavoro di maestri italiani come Morandi, Filippo de Pisis o Alberto Burri.

"Spazio Antonioni dev’essere un luogo vivo e vissuto, un ritorno ‘a casa’ del regista e un punto di riferimento internazionale per studiosi, per appassionati” spiega il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.

"Ferrara è la città che determina una condizione poetica che troviamo nelle opere di de Chirico, nelle città del silenzio di d’Annunzio, nelle ambientazioni di Antonioni. Silenzio, nebbia, meditazione muta sono elementi caratterizzanti: per questo è importante che lo Spazio sia a Ferrara, come ogni altra realtà simile a chi vi è nato” aggiunge Sgarbi.