Maglietta choc a Predappio, Selene Ticchi condannata a 9mila euro

L'ormai ex militante di Forza Nuova si presentò alla rievocazione della marcia su Roma con una t-shirt con la stritta 'Auschwitzland'

Predappio, Selene Ticchi indossa la t-shirt con la scritta Auschwitzland (Foto Frasca)

Predappio, Selene Ticchi indossa la t-shirt con la scritta Auschwitzland (Foto Frasca)

Forlì, 28 febbraio 2019 - Un decreto penale di condanna da novemila euro di multa per la maglietta Auschwitzland, indossata dalla militante Selene Ticchi D'Urso il 28 ottobre 2018 a Predappio, durante la manifestazione dei nostalgici della marcia su Roma (foto). Lo conferma l'Anpi, a cui il decreto del tribunale (quattro mesi commutati in novemila euro) è stato notificato, in quanto persona offesa.

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La Ticchi - residente a Bubrio, nel Bolognese - era già stata sospesa da Forza Nuova proprio per quel gesto. "I compagni non sono venuti, ma dovevano trovare qualcosa e hanno trovato questa", ha detto la Ticchi al nostro giornale riferendosi alla contro-manifestazione dell'Anpi. La maglia che le è valsa la condanna era nera con la scritta in caratteri disneyani ‘Auschiwtzland’ e la sagoma del campo di Auschwitz-Birkenau sullo sfondo. E a questa aveva abbinato una croce celtica al collo, una sul berretto e la fascia tricolore al braccio.

"È stato un puro caso – ha detto ancora la Ticchi al Carlino –. La maglietta con la scritta ‘Molti nemici molto onore’ mi stava stretta. Quell’altra, ‘Meglio morire in piedi che una vita in ginocchio’ aveva un buco, così alle 5,30 del mattino ho preso quella che ho trovato appena sotto, nel cassetto".

Il decreto penale di condanna a una multa di 9.050 euro è stato chiesto dal Pm di Forlì Francesca Rago e firmato dal Gip Monica Galassi per la violazione della legge Mancino. "Al momento non ho ricevuto nulla, ma mi trovo fuori di casa a La Spezia e perciò ci potrebbe essere qualche cosa nella mia posta", dice oggi Ticchi raggiunta al telefono. Il suo legale, avvocato Daniele Durso, invita "a consultare e leggere attentamente l'articolo 2 della legge Mancino del 1993", lasciando intendere che la scritta presente sulla maglietta non rientrerebbe nella fattispecie considerata.

Per il presidente dell'Anpi di Forlì, Gianfranco Miro Gori, "tutte le condanne non sono per me motivo di gioia, ma questa è giustissima. Perché esibire quella maglietta è stato un gesto ignobile e vergognoso". Selene Ticchi, ora, ha 15 giorni per opporsi.