Predappio, dai 5 Stelle al Pd: "Paghiamo noi il treno per Auschwitz agli studenti"

Polemica per il contributo negato, Bonaccini: "Incredibile". Il Comune non arretra: "Treni che vanno in una sola direzione, non collaboriamo". L'Anpi: "Il sindaco cambi idea"

Predappio nega contributo per viaggio ad Auschwitz, è polemica (Ansa)

Predappio nega contributo per viaggio ad Auschwitz, è polemica (Ansa)

Forlì, 8 novembre 2019 - "Una scelta incredibile per non dire di peggio". Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini (video), commenta così la decisione del Comune di Predappio di non pagare la sua quota (pari a 370 euro) per consentire a uno studente (saranno due in totale) di andare a visitare il campo di concentramento di Auschwitz col treno della memoria. E' “attonito” il governatore, che poi si rivolge all'Amministrazione: "Mi piacerebbe, nei prossimi giorni, nelle prossime ore, leggere le scuse, una marcia indietro, ma temo non avverrà”. “Ho questo timore perché ho letto parole di giustificazione ancora più incredibili della stessa scelta di non finanziare i viaggi", dice a margine della posa della prima pietra del nuovo building dell'Unipol Arena a Bologna. "Mi auguro che ci ripensino perché in questi anni Comuni, Regione, tante istituzioni, associazioni hanno permesso a tanti studenti di andare a visitare i luoghi della più grande tragedia che l'umanità ha conosciuto per tenere alto e vivo il valore del ricordo”. "Mi appello al sindaco di Predappio che ci ripensi, ci rifletta, perché è una scelta incredibile e sbagliata. Per non dire di peggio", conclude.

Interviene anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi (M5S): "I ragazzi di Predappio vengano insieme ai loro coetanei romani". "Crediamo di essere liberi di fare le nostre scelte amministrative come GenerAzione (l’associazione che verserà i 370 euro, ndr) è libera di criticarci – spiega il vice sindaco di Predappio Luca Lambruschi –. Ribadiamo che abbiamo scelto di destinare le risorse per altri progetti e non ce ne vergognano". "Non abbiamo ritenuto di collaborare con chi i treni della memoria li fa andare in una sola direzione – sottolinea il sindaco Roberto Canali - sfruttando per ragioni di parte una tragedia che ha segnato l’umanità".

Tornando alle reazioni, la Regione Emilia Romagna risponde così a Canali: "Facciamo partire ancora più ragazzi". Il governatore Stefano Bonaccini e la presidente dell'Assemblea legislativa. Simonetta Saliera, oggi, chiedono dunque "a tutti i gruppi consiliari di alimentare ancora di più le opportunità per gli studenti, da subito, nell'ambito della discussione sul nuovo bilancio 2020". Nell'esprimere dunque una "forte condanna per l'inaccettabile no" del sindaco di Predappio, Bonaccini e Saliera sottolineano come "in un Paese dove la senatrice Segre è costretta a muoversi sotto scorta a causa delle minacce ricevute e un sindaco nega i fondi per il viaggio della memoria ad Auschwitz a due studenti giudicandola una iniziativa di parte, dall'Emilia Romagna vogliamo dare un segnale forte e chiaro".

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti è lapidario: "Che pena", mentre il capogruppo dem Emanuele Fiano fa una proposta: "Pago io". "Daremo noi ai due studenti di Predappio il contributo per poter partecipare al Treno per la memoria che il sindaco di Predappio gli ha negato", dicono i due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Bertani e Raffaella Sensoli.

Sul fronte opposto si pone Francesco Minutillo, esponente di Fratelli d’Italia. “E’ veramente ora che ai nostri ragazzi venga insegnata tutta la Storia non solo quella che vogliono l’Anpi e la sinistra. Siamo semplicemente orgogliosi che il primo sindaco di centrodestra di Predappio pretenda che si racconti anche il dramma delle Foibe e del Muro di Berlino. Ci piacerebbe che anche a Forlì si cambiasse passo» precisa. Minutillo critica la scelta del sindaco Zattini di svolgere "celebrazioni della Liberazione", nel corso delle quali "si continuerà ad incensare chi come Silvio Corbari ha ucciso deliberatamente degli innocenti e dei Carabinieri mentre si dimenticheranno ancora una volta i 38 forlivesi fatti sparire dai partigiani nel maggio del 1945, a guerra finita".

Altre voci contro la scelta dell’amministrazione comunale predappiese arrivano da Italia Viva Forlì, Cgil, Pd locale. Vico Zanetti è il vice presidente provinciale dell’Anpi. "Certo, quel treno dovrebbe avere altre fermate, in Etiopia, dove i fascisti, da soli, sterminarono centinaia di migliaia di persone inermi, perfino con i gas, o in Libia, o sulle tombe di Matteotti, dei Rosselli, di Amendola, di Gramsci". Al sindaco Canali chiede di cambiare idea "Finanzi almeno una prima tappa di quella cultura antifascista che è alla base della nostra Costituzione...".