Escursioni in bici fuori dal comune L’assessore: "Non lo sapevo"

Valerio Melandri pizzicato due volte sul web: "Ho confuso le date del decreto". "Non c’erano cartelli"

Migration

L’Emilia Romagna è da metà mese zona arancione. Ciò significa, tra le altre cose, che chi pratica sport in forma amatoriale – ciclismo in questo caso – non può uscire dal territorio del suo comune. L’assessore comunale Valerio Melandri, appassionato di bicicletta, lo ha fatto invece due volte, come provano le condivisioni dei percorsi pubblicate da lui stesso su Strava, un’applicazione che, nella sua forma base, traccia un percorso, con relativi chilometri e tempo, dello sportivo.

La prima violazione della norma è del 15 novembre, quando l’assessore, in sella alla sua mountain bike, percorre 57 km in poco meno di 3 ore e mezza, passando per Meldola e Predappio. Un utente di Strava glielo segnala: "Assessore, per lei le regole non valgono?". Melandri risponde che "la zona arancione inizia da stasera a mezzanotte. Peccato che ci sia questo modo di porsi. Peccato". L’utente-ciclista nella sua replica fa notare che il provvedimento non scattava lunedì 16 novembre ma già la domenica. Martedì 17, sul suo blog, Melandri riconosce l’errore: "Domenica mattina ho fatto il mio classico giro in bici, ma ho commesso un errore. Sono uscito dal territorio del Comune di Forlì. E, come sapete, dalla mezzanotte di sabato 14, con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm Covid, non si può uscire dal proprio Comune. Non ho prestato particolare attenzione, nella mia testa davo per scontato che partisse dalla mezzanotte di domenica, con tutti questi Dpcm (complice la voglia di uscire in bici) ho confuso le date. Errore in buonafede (tanto è vero che ho pubblicato il mio percorso Strava, il social per chi gira in bici), ma ho sbagliato comunque a non informarmi con precisione".

L’assessore ha poi corretto il tiro anche nei confronti di chi gli aveva segnalato il suo comportamento. "Quando qualcuno me lo ha fatto notare (mi ha scritto direttamente su Strava), invece di dire: ’ho sbagliato!’ ci sono anche rimasto male, e ho risposto in maniera secca (e anche un po’ sbrigativa). Poi ci ho pensato, con più calma senza fretta, e ho capito l’errore. Non tanto il fatto di uscire dal Comune (sì, anche quello è stato un errore), ma non aver ascoltato con attenzione chi mi diceva ’ehi, attento, hai sbagliato!’. Ecco perché l’importanza di ascoltare, con attenzione, e poi parlare".

Domenica scorsa l’assessore pedala per altre 3 ore coprendo la distanza di 32 km. Anche stavolta però i confini comunali vengono superati, dato che Melandri tocca il territorio comunale di Castrocaro, passando per posti noti ai ciclisti locali (Converselle e Monte Poggiolo tra questi, proprio nel castrocarese) e per strade asfaltate, come la provinciale 81. "Pensavo di essere all’interno nei nostri confini. Se li ho varcati, l’ho fatto inavvertitamente – spiega Melandri, contattato dal Carlino –. La passione per la bici è tanta, quando c’è una giornata di sole… Ero da solo, non ho ammazzato nessuno".

Ancora una volta a dimostrare lo sconfinamento è stata la app Strava. Continuerà a usarla? "Ma certo. Anche il giro di domenica l’ho reso pubblico, proprio perché non ho niente da nascondere. Uso la mountain bike e faccio percorsi sterrati, dove non ci sono certo i cartelli tra un comune e l’altro. Vorrà dire che d’ora in avanti porterò con me una cartina". Nel pomeriggio di ieri l’itinerario è scomparso dal profilo di Melandri sulla app.

Luca Bertaccini