Anche Sgarbi in campo "La collezione deve restare a palazzo Romagnoli"

Esperto, è anche sottosegretario alla Cultura: "Si può valorizzare lì, quel contenitore non va depauperato". Difende invece Langone.

Anche Sgarbi in campo  "La collezione deve restare  a palazzo Romagnoli"

Anche Sgarbi in campo "La collezione deve restare a palazzo Romagnoli"

"La collezione Verzocchi va lasciata dov’è". Su uno dei temi di polemica di questi giorni interviene anche Vittorio Sgarbi, notissimo critico d’arte e membro del governo in qualità di sottosegretario ai Beni Culturali. Ieri è stato postato anche un video sulla sua pagina Facebook in cui, definendo Forlì "città tanto bella quanto sconosciuta", avverte: "Se c’è una cosa che non va toccata, è palazzo Romagnoli". Sgarbi ha un forte legame con la città grazie al suo assistente Sauro Moretti, forlivese, e si inserisce nel dibattito di questi giorni, all’indomani della petizione firmata da venti esperti affinché l’assessore Valerio Melandri non traslochi le opere a palazzo Albertini in piazza Saffi. Nel video, Sgarbi si dice "perfettamente d’accordo con i firmatari" tra i quali anche "gli amministratori di sinistra, perché il tema è apolitico": evidente il riferimento all’ex sindaco Roberto Balzani.

Sgarbi, le piacciono le opere raccolte e donate da Giuseppe Verzocchi?

"Certo, sono un orgoglio per Forlì, il cui senso è dato dal lavoro, inteso come forma di riscatto popolare antifascista".

Spostandole, il Comune vuole valorizzarle. Sbaglia?

"Certo, palazzo Romagnoli è perfetto. È vicino al San Domenico e si possono realizzare sinergie, in pieno centro. La Verzocchi si può valorizzare dov’è, non si può depauperare quel contenitore. Anzi: se fossi nel Comune, aggiungerei anche le sculture di Wildt creando un grande polo dell’arte del Novecento".

Lei rappresenta anche il Governo. Può fermare una decisione che il Comune ha già preso?

"Di certo bisogna sentire il parere della Sovrintendenza. I motivi per impedire il trasloco possono esserci".

Tutto ciò che riguarda la Verzocchi, in questo momento, suscita polemiche. Ad alcuni non piace nemmeno il fatto che il Comune commissioni nuove opere sul lavoro.

"La Verzocchi ha un nucleo storico non alterabile, con una sua coerenza e logica. Inaugurare oggi una ‘fase 2’ con le stesse premesse è però nobile. Specie se, sul tema del lavoro, lo fa una città amministrata dal centrodestra".

L’altro tema di dibattito è il ruolo di Camillo Langone. Che ne pensa?

"Langone non è servile e ha qualità intellettuale, dunque è stata una scelta giusta: è come aver chiamato Indro Montanelli. È un bene affidarsi a lui perché può trovare cose insolite e rare".

Marco Bilancioni