Basket in semifinale, ma Palafiera inagibile Lì il cuore dell’emergenza: serve un’altra casa

Si dovrebbe giocare venerdì 2 e domenica 4: pare impossibile far coesistere Protezione civile, mezzi di soccorso e sfollati con le partite

Basket in semifinale, ma Palafiera inagibile  Lì il cuore dell’emergenza: serve un’altra casa

Basket in semifinale, ma Palafiera inagibile Lì il cuore dell’emergenza: serve un’altra casa

di Marco Bilancioni

"In un campo da basket o in mezzo al fango, Forlì non molla". Così recitava uno striscione apparso a Chiusi, in Toscana, dove la Pallacanestro 2.015 ha giocato lunedì e mercoledì, conquistando un traguardo che bisognerebbe definire storico se tutta la città non avesse altri pensieri: la semifinale playoff. Come nello striscione, però, basket e fango sono collegati anche nella realtà. E non solo perché alcuni giocatori, al pari di tantissimi cittadini, in questi giorni sono stati sfollati. L’emergenza alluvione porterà infatti Forlì, salvo sorprese, a giocare ‘in trasferta’ la semifinale. Dove? Trovare un campo non è facile.

Partiamo dal Palafiera, anzi dall’area di via Punta di Ferro: il parcheggio di fronte è diventato il ricovero delle auto alluvionate. Dentro il palasport dormono i volontari della Protezione civile accorsi da tutta Italia. L’area della Fiera è piena di mezzi di soccorso: del resto, l’intesa tra Comune, Prefettura e altri enti stabilisce che si concentri lì l’attività in caso di calamità naturale, come è puntualmente successo. In tutto questo, la presenza degli sfollati al cosiddetto ‘Palazzo di vetro’ è un problema perfino relativo (esistono altri luoghi d’accoglienza): è tutto il resto che, al momento, manca. Per esempio, in questi giorni il Comune ha avuto necessità di concentrare nell’area circostante ingenti quantità di beni donati dalle aziende da tutta Italia.

La squadra ha potuto allenarsi sul parquet (non nella classica palestrina) ma non avrebbe potuto giocarci i quarti di finale, se mercoledì avesse perso: in quel caso si era valutata Rimini come alternativa più concreta. Adesso c’è più tempo: le prime due partite della semifinale – entrambe a Forlì, almeno teoricamente – sono previste venerdì 2 giugno e domenica 4 ("sede da definire", recita una nota). Mercoledì ci sono stati contatti tra Pallacanestro 2.015 e Amministrazione comunale, nei quali è emerso che per almeno 15 giorni è difficile fare coesistere il basket e la gestione dell’emergenza. Forse la situazione potrebbe cambiare in caso di gara5, la ‘bella’ che qualifica alla finale promozione: dovrebbe essere lunedì 12 giugno. C’è più ottimismo per l’eventuale finale. Nei limiti del possibile, nei prossimi giorni si proverà a capire se ci sono margini. Ma intanto, la società biancorossa si sta guardando attorno.

Lasciando stare per evidenti motivi il Villa Romiti, che fu utilizzato una volta nel 2016, elencare la situazione dei palasport più vicini è sconfortante: il PalaCattani di Faenza è a sua volta sede di sfollati; il PalaRuggi di Imola è considerato troppo piccolo e sarà probabilmente casa proprio della squadra di Faenza; al PalaDeAndrè è in calendario il Ravenna Festival; il Carisport di Cesena si è addirittura allagato; al palasport di Pinarella di Cervia è previsto il 2 giugno la conclusione della storica iniziativa denominata ‘mese del biliardo’. E il Flaminio di Rimini? La squadra adriatica è anche stata eliminata dai playoff. Tuttavia gara1 coincide col concerto di Vasco Rossi allo stadio, che sarebbe vicinissimo: le autorità riminesi hanno fatto sapere che non gradiscono altre situazioni che comportano la gestione dell’ordine pubblico.

Cosa resta? Pesaro. Ma dista un’ora di A14 e ha un palasport enorme che risulterebbe certamente ‘freddo’. Al PalaDozza di Bologna, nelle stesse date giocherà già la Fortitudo. Resterebbero Ferrara e Cento: entrambe per vari motivi hanno chiuso col basket per quest’anno ma sono ancora più lontane di Pesaro. Forse il PalaSavena di San Lazzaro, provincia di Bologna, dove la stessa Cento ha giocato qualche stagione fa. L’alluvione ha la priorità su tutto, ma tra i disagi si può aggiungere anche questo.