SOFIA NARDI
Cronaca

"Bisogna progettare città a prova di bombe d’acqua"

Il nubifragio che si è abbattuto martedì notte su Forlì, pur con esiti decisamente minori, ha ricordato a molte persone...

Il nubifragio che si è abbattuto martedì notte su Forlì, pur con esiti decisamente minori, ha ricordato a molte persone...

Il nubifragio che si è abbattuto martedì notte su Forlì, pur con esiti decisamente minori, ha ricordato a molte persone...

Il nubifragio che si è abbattuto martedì notte su Forlì, pur con esiti decisamente minori, ha ricordato a molte persone alluvionate gli esordi del disastro del 2023. Il fenomeno – a dirlo in una nota sono i membri del Comitato unitario Vittime del Fango – deve spingere a una riflessione: "Il cambiamento climatico ci pone al centro di nuovi scenari, tra i quali anche la maggiore frequenza di alluvioni urbane". Urbana perché a esondare, questa volta, non sono stati i fiumi, ma le fognature. "Dobbiamo convincerci – prosegue Alessandra Bucchi, presidente del comitato – che l’adattamento climatico che gli esperti ci raccomandano deve essere il nuovo paradigma operativo che noi chiediamo da 2 anni e che comprende non solo il ripristino di tutti i danni, ma la prevenzione di quelli futuri". A questo proposito Bucchi cita "piani urbanistici innovativi che permettono di ridurre ansia e danni", nello specifico: "sistemi di drenaggio e deflusso, asfalto drenante, strategie di integrazione della vegetazione, caditoie e reti idriche funzionali, tarate sui nuovi anomali e frequenti indici di precipitazioni". Soluzioni complesse e di non facile realizzazione ma che "permetterebbero ai territori di affrontare una sfida che è impossibile sottovalutare. Dobbiamo cambiare completamente paradigma progettuale – la conclusione –, se vogliamo conservare il territorio e la qualità della nostra vita. Occorre, quindi, avere il coraggio e la lungimiranza per ripensare e riprogettare le nostre città".