REDAZIONE FORLÌ

Caccia al sostegno dei cattolici. In trenta firmano per Rinaldini

Tra questi, alcuni di RinnoviAmo Forlì ed ex assessori. Bongiorno (FdI): "Ricordino la dottrina della Chiesa"

Caccia al sostegno dei cattolici. In trenta firmano per Rinaldini

A pochi giorni dalle amministrative arrivano appelli al voto, dall’una e dall’altra parte. In una competizione che vede due schieramenti contrapposti di centrodestra e centrosinistra, con due ali dall’una e dall’altra parte, il voto dei moderati è terreno di conquista. È in questa ottica che è arrivato un "Appello al voto consapevole", una lettera firmata da una trentina di cattolici, alcuni dei quali in lista con ‘RinnoviAmo Forlì’ a sostegno di Graziano Rinaldini, centrosinistra.

I firmatari pensano a Forlì come "una città moderna, inclusiva, accogliente e aperta". Con questa chiave di lettura, nella lettera si boccia il programma dell’amministrazione uscente: "L’inclusione è stata sostituita da azioni sanzionatorie a carico di chi non gode di alcun diritto, piuttosto che essere interpretata come l’aiuto a coloro che si sono visti negare tali diritti. Pensiamo, inoltre, che si sarebbe potuto fare molto di più per la ‘cura’ delle persone fragili, deboli e vulnerabili, promuovendo una maggiore collaborazione con il terzo settore". All’attuale amministrazione rinfacciano anche la mancanza di partecipazione e del confronto con i cittadini. Trovano così interessante il percorso portato avanti dalla lista RinnoviAmo Forlì, facendo poi un appello finale alle persone perché vadano comunque a votare. Tra i firmatari, oltre a Michele Fiumi, Danilo Casadei e Fosco Foglietta (impegnati con RinnoviAmo o con l’associazione ‘Rinnova Forlì’) ci sono altri nomi noti in città: gli ex amministratori Evangelista Castrucci, Franco Marzocchi e Alberto Manni, l’avvocato Massimo Beleffi.

Ai cattolici di centrosinistra risponde Vincenzo Bongiorno, capolista di Fratelli d’Italia, che trova "ingenerose" le accuse all’attuale amministrazione che "ha lavorato per il benessere dei forlivesi con misure anche atte a sostenere la natalità" elencando poi i motivi per cui sia invece da preferire l’amministrazione di centrodestra. "Da cattolico praticante" ricorda ai sottoscrittori dell’appello che "nella dottrina sociale della Chiesa c’è anche la chiara indicazione di cosa si intenda per famiglia: l’unione liberale e permanente tra un uomo e una donna, suggellata nel matrimonio e proiettata alla procreazione. Nella coalizione di centrosinistra, invece, vi è una predominante e fortissima trazione Pd, partito favorevole al matrimonio tra due persone dello stesso sesso, alla pratica dell’utero in affitto e all’ideologia gender. Tutte posizioni alle quali come Fratelli d’Italia ci opponiamo, da sempre, con decisione".

Chi ha fatto una scelta di campo, anche andando contro al suo recente passato, è Indrit Softa, elettricista 50enne albanese, in Italia dal 1991 e a Forlì dal 2000 con la famiglia. "Da imprenditore vedo più concretezza e attenzione allo sviluppo economico in RinnoviAmo Forlì che nelle realtà di Zattini". E racconta poi la peculiarità di questa scelta politica: "Fino a qualche tempo fa ho ricoperto il ruolo di vice-coordinatore seniores di Forza Italia per la provincia di Forlì-Cesena. Ho, però, ritenuto opportuno uscirne il mese scorso a seguito di alcune scelte fatte dagli attuali dirigenti locali". Era stato nominato in tale ruolo nel luglio 2022, meno di due anni fa. E si è avvicinato così a RinnoviAmo Forlì. Una scelta in controtendenza se si pensa ai numerosi nomi che, in questa campagna elettorale, dal centrosinistra hanno annunciato l’appoggio o l’impegno diretto a favore di Zattini.

Matteo Bondi