
Pannelli fotovoltaici
Le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) sono enti, pubblici e privati, che hanno lo scopo di produrre e consumare energia proveniente da fonti rinnovabili, in particolare pannelli fotovoltaici, con una finalità sociale. Lo stato ha previsto degli incentivi economici che andranno alle Cer per ogni kilowatt/ora prodotto e autoconsumato all’interno della Cer. Fondi che andranno destinati poi a finalità sociali. Il Comune di Forlì ne sta progettando due, per altrettante centraline.
Dopo una fase di studio, sia tecnico che giuridico, ieri, durante la seduta della seconda commissione consiliare, i tecnici di Forlì Mobilità Integrata hanno relazionato sulle Comunità forlivesi che dovranno essere approvate nel prossimo consiglio comunale previsto per martedì 17 settembre. I soci fondatori delle Comunità, oltre naturalmente al Comune, saranno la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la Camera di Commercio della Romagna, l’Ausl, la Diocesi, Acer e la stessa Fmi. La documentazione a disposizione dei consiglieri comunali non era del tutto completa "perché alcuni ragionamenti si stanno sviluppando in questi giorni – spiega l’assessore all’ambiente, Giuseppe Petetta –, soprattutto quelli sull’aspetto giuridico della Cer".
La struttura, che molto probabilmente dovrà avere una sua forma giuridica autonoma, sarà un’associazione riconosciuta. "I soci fondatori manterranno l’80% dei voti a disposizione – ha spiegato Petetta – con il Comune che avrà il 30%, la Fondazione e la Camera di Commercio un 10% a testa, mentre gli altri 4 soci fondatori un 7,5%". Il restante 20% dei voti sarà a disposizione di tutti coloro, cittadini e aziende, che entreranno nella Comunità, una volta costituita. I soci potranno sia produrre, attraverso pannelli, sia consumare energia, sia autoprodotta che derivante dal surplus di altri soci.
Uno studio di Fmi ha previsto un potenziale di produzione, solo per le aree appartenenti al Comune, di circa 4,7 milioni di kilowatt/ora, mentre il Comune ne consuma meno di 1,3 milioni. "Gli impianti in queste aree devono essere ancora progettati e realizzati – ha sottolineato l’assessore –, ma a questi si devono sommare gli eventuali impianti degli altri soci, vecchi o nuovi che siano. Il progetto è in divenire, ma da martedì prossimo potremo iniziare a costruirne lo sviluppo concreto".
Matteo Bondi