REDAZIONE FORLÌ

"Così ci prendiamo cura dei boschi"

Il nuovo consiglio direttivo del Consorzio forestale fa il punto sugli interventi a tutela del patrimonio naturale

"Così ci prendiamo cura dei boschi"

Arrivano risorse e lavoro nell’Appennino forlivese anche grazie al Consorzio forestale volontario alta valle del Bidente che opera nei comuni di Santa Sofia, Galeata, Civitella, Bagno di Romagna e Premilcuore. "Negli ultimi 20 anni – precisa il presidente del Consorzio Franco Lotti – sono stati investiti 1.300.000 euro per far fronte ai danni da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici e per la tutela del patrimonio forestale attraverso il sostegno della Regione, che provvede alla copertura dei costi sostenuti per la creazione di infrastrutture di protezione, attività di prevenzione e monitoraggio contro gli incendi boschivi e altri pericoli naturali, fitopatie e altri eventi catastrofici. In questo modo – aggiunge – diamo lavoro agli agricoltori, alle aziende forestali e ai professionisti del settore agro-silvo-pastorale".

Il Consorzio volontario di proprietari e conduttori di terreni ‘Alta Valle del Bidente’, costituito nel 1982 per la gestione tecnico-economica dei boschi, viene considerato a livello regionale un’esperienza di successo nella gestione collettiva degli ambienti di montagna ed è una struttura di coordinamento del settore per tutte le province romagnole. I soci (proprietari di 3.000 ettari) sono 85 e le aziende aderenti per il 70% sono dell’alto Bidente, per il 20% del Savio e il 10% dell’alto Rabbi. Le tipologie di interventi finanziati sono: pulizia dei boschi di conifere; rimozione delle piante morte danneggiate da eventi calamitosi; interventi come le conversioni di boschi cedui ad alto fusto; realizzazione e ripristino di strutture di prevenzione incendi (sistemi di rilevamento, serbatoi o accumuli di acqua, magazzini); altre azioni come il consolidamento delle pendici e la realizzazione e il ripristino di opere di sistemazione idraulico-forestale.

"Svolgiamo un ruolo importante – precisa il presidente Lotti – perché i nostri soci sono le vere sentinelle degli ambienti di montagna. Grazie ai piano di assestamento forestale approvato dalla Regione e che sarà efficace fino al 2030 creiamo nuovi boschi e miglioriamo quelli già esistenti, talvolta degradati, oltre a migliorare e recuperare i castagneti, sempre più rari in Appennino. Oltre al presidente Lotti, alla guida del consorzio da 20 anni, il nuovo consiglio direttivo è composto da: Valerio Boscherini, Antonio Lega, Franca Nanni, Silvano Nanni, Steve Samorè, Oscar Bandini, Andrea Buscherini e Loris Landi.