
Il documento previsionale 2025 nel mirino. Il Pd: "Non si danno risposte". Scirri (Avs): "La nostra è la città con la ztl più piccola in tutta la regione".
Doppia stoccata sul bilancio di previsione approvato nel consiglio comunale di lunedì. Ad attacare l’amministrazione Zattini è il gruppo consiliare Pd. "In consiglio comunale l’Amministrazione avrebbe dovuto riferirci con trasparenza quali sono le ragioni dei tagli, invece si è continuato a negare l’evidenza. Il dato inconfutabile è che su molti servizi fondamentali, come welfare, scuola e tutela del territorio, nel 2025 sono stati previsti molti meno soldi di quelli spesi nel 2023 (il dato finale del 2024 non è confrontabile perché ancora non consolidato)". Nel dibattito "la maggioranza ed il sindaco non hanno risposto alle nostre domande, negando i numeri e attaccandoci su questioni non attinenti al bilancio, fino al punto di mettere in discussione il diritto dei consiglieri dell’opposizione ad esercitare, come previsto dalla legge, attività di controllo sugli atti del Comune: un’imposizione a cui non intendiamo sottostare".
"L’unica certezza ad oggi è la precarietà delle risorse, che nemmeno l’Amministrazione sa se ci saranno, come del resto dimostrato dall’annunciato piano di razionalizzazione dei servizi di cui non è stato fornito alcun dettaglio. Senza risorse aggiuntive, i tagli colpiranno i servizi al cittadino a discapito di tutta la comunità forlivese".
Diana Scirri (Alleanza Verdi e Sinistra) è una delle poche esponenti in consiglio (se non l’unica) a rilevare l’importanza delle tematiche ambientali. "Come Avs abbiamo sottolineato la necessità di portare avanti anche a livello comunale azioni decise di contrasto della crisi climatica in atto". Scirri ricorda la mozione approvata il 30 luglio 2019 dal precedente consiglio all’unanimità, che impegnava il sindaco e la Giunta ad ’effettuare entro il 2030, tutte le azioni necessarie per raggiungere l’obiettivo di azzeramento delle emissioni nette di gas climalteranti’. E invece "non c’è niente di coraggioso o innovativo nelle proposte di questa amministrazione per la città, niente che sia in linea con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere nel 2030, previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu, uno dei quali dedicato interamente al contrasto della crisi climatica e tutti inerenti ai temi di sostenibilità, consumo consapevole e innovazione".
Uno dei tasti dolenti è "la mobilità sostenibile", perché questa amministrazione coniuga tale concetto con "piste ciclabili, spesso ’tinte ciclabili’, inserite nel piano triennale dei lavori pubblici e per le quali sulla carta sono previste cifre anche notevoli, ma in realtà sono progettate pensando alla comodità degli automobilisti più che alla sicurezza dei ciclisti, strette e posizionate in modo tale da far passare la voglia di prendere la bici invece che incentivare la mobilità sostenibile". Forlì "è la città con minore estensione della Ztl della regione e neppure piazza Saffi è davvero isola pedonale. Permane l’idea dell’automobilista che deve avere un parcheggio di fronte al negozio in cui si vuole recare, ignorando che le aree pedonali oltre a migliorare la sicurezza e ridurre l’inquinamento promuovono anche il commercio locale e la socializzazione, elementi di cui il nostro centro ha un grande bisogno". La chiosa è dedicata a piazza Cavour, "che dovrebbe essere riconvertita da parcheggio a piazza vivibile dai cittadini (idea presente anche nel programma elettorale di Zattini del 2019): sembra rimanere sempre e solo un bello slogan propagandistico".