’#Cuoriconnessi’ torna a casa. Alla Fabbrica 130 studenti per parlare di cyberbullismo

Oltre ai ragazzi forlivesi, erano circa 26mila i giovani collegati in streaming da tutta Italia. Hanno ascoltato la testimonianza del papà di Thomas, ingannato sul web da presunti amici.

’#Cuoriconnessi’ torna a casa. Alla Fabbrica 130 studenti per parlare di cyberbullismo

’#Cuoriconnessi’ torna a casa. Alla Fabbrica 130 studenti per parlare di cyberbullismo

Il progetto ‘#Cuoriconnessi’, nato a Forlì, torna in città dopo otto anni e fa il pieno di presenze. Ieri mattina, alla Fabbrica delle Candele, ha fatto tappa l’iniziativa di sensibilizzazione contro il cyberbullismo e a favore di un uso consapevole della rete promossa dal 2016 da Unieuro, in collaborazione con la Polizia di Stato. L’evento, presentato dal giornalista Luca Pagliari, ha visto la partecipazione di 130 studenti di Forlì e circa 26mila giovani erano collegati in streaming da tutta Italia.

Protagoniste dell’iniziativa le storie raccolte nel quinto volume della collana ‘#Cuoriconnessi’, disponibile gratuitamente nei punti vendita Unieuro e online. Tra le esperienze più significative quella di Thomas che, grazie alla voce del papà Alessandro, ha potuto portare sul palco la sua testimonianza: "Mio figlio – spiega il genitore – a scuola era tra i migliori. Finché alcuni compagni, fingendosi una ragazza, iniziano uno scambio di messaggi intenso con Thomas, il quale è sempre più coinvolto emotivamente. È caduto così nell’errore di inviare foto personali che sono state usate per ricattarlo. In poco tempo è diventata un’altra persona: violento con se stesso e gli altri, faceva sparire oggetti in casa e commetteva piccoli furti. Non era più lui". Il cyberbullismo è un problema sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani: "Spesso i genitori – sottolineano Massimiliano Vannini e Lucia Marseglia, sovrintendente capo della Polizia di Stato e ispettrice della sezione postale – non sanno a chi rivolgersi, il consiglio che diamo è di denunciare alle autorità. È importante non far sentire sole le famiglie. Abbiamo avviato da tempo una serie di incontri nelle scuole per informare dei rischi dell’uso improprio della tecnologia". Thomas ancora oggi, nonostante la denuncia, fatica a ritrovare il sorriso: "Grazie a ‘#Cuoriconnessi’ ho scoperto come fare per uscire da questa situazione dolorosa – continua Alessandro – e se oggi sono su questo palco è perché vorrei aiutare altre persone che vivono episodi simili a quello di Thomas". Durante la mattinata è intervenuto anche il questore Claudio Mastromattei: "Quando vediamo dei giovani nei nostri uffici per atti di questo tipo vuol dire che abbiamo fallito come società". Il progetto ‘#Cuoriconnessi’ ha percorso tanta strada in questi anni ma c’è ancora molto da fare: "Abbiamo distribuito – spiega Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore di Unieuro – più di un milione di copie del libro. La forza del progetto è che fa parlare i giovani ai loro coetanei". Tra i presenti anche il sindaco Gian Luca Zattini, che ha sottolineato l’importanza della condivisione: "Il bullismo fa sentire soli ma non bisogna vergognarsi di chiedere supporto. Insieme ce la facciamo". L’evento si è concluso con la presentazione del trailer del nuovo docufilm ‘Non ne vale la pena’, disponibile in autunno sul sito di ‘#Cuoriconnessi’, che racconta le testimonianze di adolescenti, autori di reati online impegnati in un percorso di recupero.

Valentina Paiano