L’estate era appena iniziata, e pareva novembre. Un paio di giorni d’angoscia. Soprattutto il 26 giugno scorso, quando in città cascano 80 millimetri di pioggia. Il centro viene sommerso. Corso Mazzini è un torrente. I danni sono palesi. Adesso però arriva un segnale dalla Regione: predisposti per quelle piogge contributi a privati e ad attività commerciali.
In quel 26 giugno poco dopo le 15 comincia ad abbattersi un diluvio con una potenza inaudita, mandando in tilt la città per un paio di ore: in 120 minuti l’acqua a terra è quella che di solito da noi precipita in un mese e mezzo. Il tutto con annessi tuoni e fulmini. Le fogne (sia pur puliute) si rivelano inadeguate di fronte a scroscioni di questa portata. Lo ammette anche l’assessore Petetta. Insomma, un inferno che ha replicato, fortunatamente in versione ridotta, l’incubo dell’alluvione di maggio 2023. Tra l’altro il 24 giugno c’era stata un’anteprima del maltempo in Appennino, tra Santa Sofia, Galeata, Civitella, Portico, Rocca, Premilcuore, Tredozio e Modigliana. Cascate d’acqua, cantine e garage allagati. Strade chiuse. Frane. Smottamenti. Un disastro. E come nell’alluvione in molti si attendevano aiuti da parte delle istituzioni. Che adesso la Regione annuncia.
"Entro il 15 ottobre 2024 – dichiara una nota regionale – privati e attività economiche e produttive danneggiati in seguito agli eventi calamitosi che si sono verificati tra il 20 e il 29 giugno 2024 nei territori delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Forlì-Cesena possono presentare domanda di contributo ai rispettivi Comuni attraverso la modulistica scaricabile sul portale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile". Per i privati è previsto un contributo massimo di 5mila euro qualora l’abitazione principale, abituale e continuativa risulti compromessa nella sua integrità funzionale; alle attività economiche e produttive si può concedere un contributo massimo di 20mila euro "per consentire la piena capacità produttiva a seguito del ripristino dei danni subiti, che vanno comprovati tramite perizia asseverata", precisa il comunicato regionale. Tutte le informazioni necessarie, più la modulistica contemplata per le richieste, si trovano nel sito della Regione, nell’area dell’Agenzia per la protezione civile.