Export in Russia e Ucraina: aziende col fiato sospeso

Nei primi 9 mesi del 2021 spedite merci per 76 milioni nei due Paesi. Nell’ultimo anno aumento significativo dei prodotti venduti a Mosca e Kiev

Un operaio al lavoro (foto di repertorio)

Un operaio al lavoro (foto di repertorio)

Forlì, 22 febbraio 2022 - Le tensioni fra Russia e Ucraina riguardano direttamente anche molte imprese della nostra provincia. Nei soli primi 9 mesi del 2021, le esportazioni di prodotti verso i due Paesi ammontano complessivamente a 76 milioni di euro; merci per 59,1 milioni sono partite in direzione di Mosca e per 17,9 milioni alla volta di Kiev. Al contempo, esiste anche un flusso contrario, sia pure assai minore: le importazioni dalla Russia nello stesso arco di tempo hanno raggiunto i 4,4 milioni, dall’Ucraina i 9,6 milioni. Il saldo commerciale (cioé la differenza tra esportazioni e importazioni) risulta dunque positivo: +53,7 milioni di euro.

Rispetto al periodo gennaio-settembre 2020, si registra un aumento del 9,2% delle esportazioni verso la Russia e del 42,2% verso l’Ucraina.

I dati sono diffusi, con grande puntualità, dall’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna, nel focus rivolto all’intercambio commerciale con i due Paesi dell’Europa orientale che sono sull’orlo di un conflitto.

Nel medio periodo, confrontando i dati con quelli dei primi nove mesi del 2016, si osserva una decisa riduzione dell’incidenza percentuale del valore degli scambi commerciali con la Russia sul totale degli stessi; infatti, mentre le importazioni mantengono la stessa incidenza (0,3%) le esportazioni passano dal 2,8% del 30 settembre 2016 al 2% del 30 settembre 2021. Con quote decisamente più basse, invece, si osserva per l’Ucraina un aumento dell’incidenza percentuale del valore degli scambi commerciali sul totale degli stessi; le importazioni passano dallo 0,2% del 30 settembre 2016 allo 0,7% del 30 settembre 2021 e le esportazioni dallo 0,4% allo 0,6%.

Cosa esportiamo in Russia? Articoli in pelle, macchinari e altre apparecchiature. I primi costituiscono circa un terzo del totale, poi strumentazione di vario genere. Per circa un quarto del totale, le importazioni dalla Russia riguardano computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, di misurazione e orologi.

In Ucraina le nostre aziende spediscono soprattutto articoli in gomma e materie plastiche, prodotti in pelle (ma non abbigliamento). Acquistiamo in particolare apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche, oltre a prodotti in legno e sughero e articoli in paglia e materiali da intreccio.

Si conferma che le trasformazioni che sono avvenute in questi anni nelle catene del valore hanno insegnato che tutte le economie, comprese quelle dei nostri territori, hanno raggiunto un livello elevatissimo di interdipendenza.