REDAZIONE FORLÌ

Fai, alla scoperta di Cusercoli e Giaggiolo

I due castelli saranno visitabili sabato e domenica in occasione delle ’Giornate d’autunno’.

I due castelli saranno visitabili sabato e domenica in occasione delle ’Giornate d’autunno’.

I due castelli saranno visitabili sabato e domenica in occasione delle ’Giornate d’autunno’.

Tornano sabato e domenica le ‘Giornate Fai d’Autunno’ a Cusercoli e a Giaggiolo. Un gradito ritorno dopo i successi delle visite degli anni scorsi. "I castelli di Cusercoli e di Giaggiolo – commenta Luca Guardigli del Fondo Ambiente Italia di Forlì – sono già stati aperti dal Fai; prima e dopo il Covid, quindi si tratta di un’occasione per vederli, o rivederli, in coppia, in una bella giornata di autunno, dopo una passeggiata per le colline forlivesi. I due castelli meriterebbero attenzione e necessiterebbero infatti di essere valorizzati. La visita è un modo, inoltre, per sostenere luoghi che hanno ultimamente sofferto a causa delle frane generate dalle recenti alluvioni. La strada per Giaggiolo – conclude – è stata infatti aperta solo recentemente".

Il castello di Cusercoli fu fatto costruire dai conti Guidi e la sua presenza era già nota nel XI secolo. Il castello di Giaggiolo è documentato fin dal 1021 quando, appartenendo agli arcivescovi di Ravenna, poi dominio di Paolo Malatesti detto ‘il bello’ nel 1266 quando decise di prendere in sposa Beatrice Orabile, l’unica figlia del conte di Giaggiolo. La tragica storia di Paolo, capostipite del ramo dei Malatesta di Giaggiolo, invaghitosi della cognata Francesca, figlia di Guido da Polenta e moglie del fratello Giangiotto, fu immortalata da Dante nel V’ canto dell’ Inferno. Lungo la via principale di Cusercoli si trova la ‘Purtaza’, antica porta sovrastata dallo stemma dei Conti Guidi di Bagno, unica via d’accesso al paese ai tempi in cui fu costruita; in cima al borgo vi è il castello medievale dei Conti Guidi dove sono presenti un piccolo giardino all’italiana e la sala della meridiana con la preziosa Via Crucis.

Dopo il completamento dei lavori di ripristino e riqualificazione della chiesa di San Bonifacio abbellita recentemente da diverse opere d’arte, l’amministrazione guidata da Claudio Milandri ha già fatto curare dall’architetto forlivese Emanuele Ciani di Forlì due progetti di fattibilità.

"Il primo dovrà delineare – precisa il sindaco Milandri – una nuova fase del progetto di restauro, conservazione, manutenzione delle stanze interne del castello da quantificare in un importo di 100mila euro con il recupero di due stanze dove sarà collocato anche un grande plastico proprio sul castello realizzato dal signor Giudici di Villafranca (Forlì)". Il progetto più consistente, dell’importo superiore al milione, riguarderà invece il Palazzo Comitale. "Nonostante i progressi servono ancora risorse cospicue fuori dalla portata del Comune – conclude Milandri – per rendere finalmente fruibili al pubblico gli spazi molto belli e affrescati del palazzo comitale e far diventare l’antico maniero una meta turistica e un presidio culturale da visitare in tutta sicurezza. Non demordiamo e passo dietro passo cercheremo di dar vita a questo grande complesso architettonico simbolo della Val Bidente".

Dell’antico castello di Giaggiolo, di proprietà privata, resta solo un ammasso di ruderi a forma di bastione ottagonale, a guardia di un paio di case, della chiesa e di una ripida strada. La vista del paesaggio è molto suggestiva, estendendosi a tutte le colline del forlivese e anche del cesenate, fino alla pianura. Visite curate dai volontari del Fai e della Pro loco Chiusa d’Ercole: sabato (10-13 e 14,30-18 con ultimo ingresso 17,30). Domenica: stesso orario. Turni di visita per i castello di Cusercoli ogni 30 minuti circa. No turni per Giaggiolo. Info: www.giornatafai.it

Oscar Bandini