
Ferrini sul palco con Pizzol: "Due ‘Vitelloni in libertà’"
Per la rassegna teatrale ‘Domeniche al Castello... Romagna e dintorni’ stasera (21.15), nell’antico maniero che sovrasta il borgo di Cusercoli, Maurizio Ferrini e Giampiero Pizzol proporranno ‘Vitelloni in libertà (Il libro dei vitelloni)’. Ferrini ha inaugurato la comicità made in Romagna – commenta Giancarlo Dini della DireFare, curatore della rassegna – con vari e famosi personaggi che si affacciano ancora oggi alla tv dalla signora Coriandoli al venditore di pedalò.Il forlivese Pizzol ha dato vita attraverso Zelig a vitelloni e frati. I due comici, amici nell’ arte e nella vita si lanciano sulla pista di questo grande circo che dalla via Emilia arriva alla Riviera tra fatti e misfatti, volti e voci, battute e racconti dove la terra e il mare, la realtà e la fantasia si intrecciano" (info: 376.1224452).
Ferrini, chi sono i vitelloni oggi?
"I vitelloni come li abbiamo conosciuti non ci sono più, magari sono disseminati in varie nicchie, ma un’epoca è finita. Si è persa l’identità collettiva di queste figure".
Come è nato l’incontro con l’autore e interprete Pizzol?
"Io e Giampiero siamo amici dagli anni ‘90. Ci stimiamo, ci frequentiamo felicemente. È un amico vero, fraterno oltre a essere un grande professionista".
Si parla dunque di Romagna nello spettacolo?
"Certo. Abbiamo io e Giampiero una visione complementare della Romagna, la regione più amata d’Italia e non solo".
Dopo la Romagna nella sua vita c’è Roma. Com’era la capitale quando arrivò per partecipare a ‘Quelli della notte’?
"Roma in parte è migliorata dopo il Giubileo del 2000, ma credo che il livello di igiene e dei rifiuti sia rimasto quello del 1300. Basta fare il confronto con Parigi. Non c’è stata una rinascita come a Milano per servizi e innovazione. I cittadini non sono nemmeno andati a votare al referendum per privatizzare i trasporti pubblici. Un altro esempio? Sette o otto anni fa un giorno all’alba anni fa fece una spolverata di neve che si sciolse immediatamente. Ebbene, la linea che serviva il quartiere di Monte Mario, dove abitavo, fu sospesa per neve. Ora comunque mi consolo perché sono diventato ‘residente onorario’ della Repubblica di San Marino per meriti artistici".
La vediamo spesso in tv. Come è cambiata negli ultimi 40 anni?
"Sono rari i programmi sperimentali, prevalgono di gran lunga i format, programmi preconfezionati. Sono pochi gli autori che rischiano puntando al nuovo".
È mai stato a Cusercoli?
"Da bambino più volte in motore con mio babbo. Andavamo a mangiare all’Osteriaccia vicino al fiume".