Frane, strade provinciali osservate speciali

L’allarme destato dai tragici eventi rilancia l’attenzione sul territorio. Sotto controllo la situazione nei punti più critici del territorio

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di Quinto Cappelli

Come dimostrano gli ultimi eventi nazionali, il territorio italiano è molto fragile dal punto di vista idrogeologico, compreso quello dell’Appennino romagnolo e, in particolare, forlivese. Per fortuna le piogge di questo autunno finora sono cadute sul nostro territorio in modo regolare. Tuttavia è il caso di fare il punto della situazione delle strade provinciali delle vallate forlivesi con Fabrizio Di Blasio, dirigente della viabilità della provincia di Forlì-Cesena, che classifica le frane in "dormienti e in atto, poi in smottamenti".

Ingegner Di Blasio, attualmente le strade provinciali forlivesi godono di buona salute, ma esistono vecchie frane, dette ‘quiescenti’ o ‘dormienti’, che sono ferme e potrebbero risvegliarsi in caso di forti piogge com’è avvenuto in giro per l’Italia. Ci può fare qualche esempio di frane dormienti?

"Una si trova sopra Santa Sofia, dove anni fa furono fatti lavori, fra cui un muro importante. Un altro esempio è la frana di Baccanello sulla Sp 47 Predappio Alta-Rocca San Casciano, vicino a Predappio Alta, che è sistemata, ma su movimenti profondi, difficilmente risolvibili".

Ci sono frane in atto?

"Un esempio di questo tipo di frane è quella sulla strada della Valbura, che collega Portico con Premilcuore, abbattutasi nel 2014 nel versante della valle del Montone. Un anno fa è stata riaperta con un intervento provvisorio, per collegare le due vallate, perché a monte della strada si trova un terreno instabile profondo oltre 10 metri. Per risistemare la strada in sicurezza occorrerebbe circa un milione di euro, secondo la Protezione civile nazionale, i cui tecnici hanno fatto un sopralluogo. La spesa non rientrerebbe nel rapporto costi-benefici. Il passaggio è riservato agli autorizzati".

Sempre sulla strada della Valbura, resta una frana nel versante del Rabbi, a un paio di km da Premilcuore. Avete progetti per intervenire?

"Entro il 2023 vorremmo sistemarla. Ma occorrono 200mila euro, che vanno trovati. Ne stiamo parlando anche con i comuni interessati, quelli di Premilcuore e Portico".

Altre frane o smottamenti che avete risolto o state risolvendo, specialmente nella valle del Bidente?

"Sulla strada provinciale 95 Ranchio-Civorio, in comune di Civitella, abbiamo speso 65mila euro più Iva; sulla Sp 127 Civorio-Spinello sono stati eseguiti lavori per 150mila euro (sempre più Iva); e sulla Sp 76 di Civorio, chiusa per frane per un paio di anni, il transito è stato riaperto con lavori costati oltre 200mila euro. Questo territorio è particolarmente soggetto a movimenti franosi".

Nella valle del Tramazzo e Marzeno?

"Abbiamo concluso da poco un intervento per 128mila euro, più Iva, compresa la realizzazione di un muro di sostegno, sulla Sp 129 Rocca San Casciano-Modigliana".