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Garavini, sarà una giunta che riparte da zero

L’unica certezza è Enrico Monti nel ruolo di vicesindaco, addio a tutti gli altri. Potrebbe entrare Gualtieri della civica ’La città che vorrei’ alleata con il Pd.

Garavini, sarà una giunta che riparte da zero

La giunta che accompagnerà la sindaca Milena Garavini nei prossimi 5 anni sarà completamente rinnovata, a parte lei naturalmente. Questa è l’unica certezza che si ha al momento, cercando di capire chi potrebbe diventare assessore a Forlimpopoli. In realtà c’è un’altra certezza, quella di Enrico Monti nel ruolo di vicesindaco. A meno che la sindaca non si rimangi l’accordo con il Partito Democratico. Difficile che accada, ma considerando che un altro accordo, della passata consiliatura, non venne rispettato, mai dire mai.

Si parla del patto che il Pd fece con Milena Garavini, Sara Pignatari e Gian Matteo Peperoni per evitare le primarie cinque anni fa ovvero: Garavini sindaco, Pignatari vice, Peperoni all’urbanistica, delega, appunto, mai arrivata a quest’ultimo. Si parla quindi di altri nomi, un’altra squadra. Di quella giunta non dovrebbe rimanere nessuno. Né i due già citati, che dopo 15 anni da assessore, non saranno presi in considerazione, né Adriano Bonetti ed Elisa Bedei che hanno già salutato. Anche Paolo Rambelli, assessore nominato da Garavini all’insaputa di tutti cinque anni fa, non sembra più interessato al ruolo.

Proprio il non idilliaco rapporto con gli assessori e con il consiglio comunale è stata una delle critiche che in questi mesi sono state sollevate alla sindaca. Chi prenderà il loro posto? Un indizio lo ha dato lo stesso Monti nell’intervista di ieri: tre assessori dovrebbero essere espressione dei candidati consiglieri eletti e della coalizione che ha sostenuto Garavini. Ruggero Gualtieri è l’unico esponente della lista ‘Forlimpopoli, la città che vorrei’ che si è alleata con il Pd dopo 10 anni di opposizione: quinto in ordine di preferenze ottenute, 130, un posto potrebbe essere il suo. Anche il Partito Socialista fa parte della squadra e in lista aveva Stefania Raffaelli, che è già stata assessora nella prima giunta di Paolo Zoffoli, ma le 36 preferenze non le hanno permesso di accedere al consiglio comunale. Di area mazziniana è Aride Poletti che il pass lo ha staccato come sesto.

Tra chi ha fatto man bassa di preferenze ci sono Sabrina Olivucci (231), Carlotta Artusi (201) e Alessia Nuti (157): tutte donne che, in un giunta al momento teoricamente a trazione maschile, potrebbero comunque ben figurare. Se cinque anni fa si aveva un’unica incertezza su un assessore, questa volta la partita sembra quanto mai aperta e incerta. Entro pochi giorni però tutte le riserve verranno sciolte, anche perché il 22 giugno apre i battenti la Festa Artusiana ed è impensabile che non ci sia un assessore alla cultura a fare gli onori di casa, oltre alla sindaca, naturalmente.

Matteo Bondi