
Gian Luca Zattini: "Fogne, via ai lavori. Bypass per la Cervese. Rivoluzione aerospazio"
Gian Luca Zattini, i partiti della sua coalizione rivendicano un cambio di passo negli ultimi 5 anni mentre Italia Viva e Azione sottolineano la continuità con Drei. Quale delle due posizioni è sbagliata?
"Il peggior difetto di un sindaco è buttare il pregresso. Però bisogna intendersi: quando il Pd rivendica di aver pensato un progetto, rispondo che anch’io da bambino sognavo di andare sulla luna, ma non per questo posso vantarmene. In realtà, avrei voluto realizzare anche di più, ma negli uffici nel 2019 non c’era nulla di pronto. Ancora più grave il fatto che, come ha detto più volte la sinistra, i soldi ci fossero".
Colpa di Davide Drei?
"Drei è un amico. Ha scontato il fallimento della sua coalizione, arrivata al capolinea".
Come ricordare, invece, Franco Rusticali?
"Intitolandogli il parcheggio del Campus in viale Corridoni: vicino al suo ospedale".
A proposito di sindaci di sinistra: quello di Rimini, Jamil Sadegholvaad, non ha gradito l’idea di una stazione dell’Alta velocità a Forlì.
"Ho sbagliato a proporla? La prima a parlarne è stata Confindustria, che suggeriva Cesena. L’importante è che la stazione dell’Alta Velocità ci sia: non dirò mai ‘o qui o niente’. A chi dice che siamo isolati, ricordo che siamo al centro dell’attenzione della Regione e del Governo. Che, a proposito, ringrazio per aver mantenuto qui l’Enav".
Tra lei e il viceministro Galeazzo Bignami c’è stato un recente scambio di complimenti. Eppure nei suoi 5 anni ci sono stati momenti di tensione proprio con FdI. È cambiato lei oppure loro?
"Credo che sia stato importante partecipare alla giunta. Mai avuto voti contrari in consiglio comunale, non era mai successo".
Beh, non è del tutto vero: anche se la mozione non passò, Fratelli d’Italia votò per una sorta di ‘sfiducia’ all’assessore Valerio Melandri sulle famiglie arcobaleno...
"Erano sensibilità personali".
Un candidato di Fratelli d’Italia vorrebbe dedicare una palestra a Sergio Ramelli, ucciso da militanti di sinistra nel 1975.
"Deciderà la commissione toponomastica. In questi casi però serve prudenza".
Può chiarire cosa vorrebbe fare lungo la Cervese?
"Credo sia necessario procedere nel modo meno impattante possibile: potenziamento e bypass attorno alle frazioni".
E la nuova diga?
"È frutto del percorso di Romagna Next con gli altri territori: c’è già la disponibilità a uno studio dai comuni di crinale. In questo caso, bisogna pensarci adesso per i prossimi 20 anni: senza acqua non c’è sviluppo".
Graziano Rinaldini propone piccoli invasi.
"Il centrosinistra non può appoggiare una nuova diga perché è alleato con chi si è sempre opposto a Ridracoli. Insieme agli altri territori e a Romagna Acque abbiamo valutato tutte le alternative, anche la desalinizzazione dell’acqua di mare, che però è molto costosa".
Entrambi avete proposto di adeguare le fognature. Si partirà nei prossimi 5 anni?
"Sì. Anche se sarà una progettazione impattante".
A sinistra mettono in dubbio la pulizia.
"Abbiamo fatto un incontro con i quartieri, chiedendo ai coordinatori di dirci dove si verificavano gli allagamenti. In quel punto Hera controllava: era pulito".
Due critiche diverse sulla gestione dell’alluvione: la giovane Rita, che è stata raffigurata nella statua, e il suo parente Giacomo Zattini. Come risponde?
"Ringrazio Rita e la abbraccio: il suo striscione diceva ‘prima le persone’. Questo vale anche per me, ma questo si può affiancare alla memoria. Giacomo è un bravissimo ragazzo, ma è l’unico della famiglia che vota a sinistra. Essendo candidato coi 5 Stelle, gioca la sua partita...".
Chi ha sbagliato sul basamento del monumento, poi rifatto?
"Purtroppo i tecnici".
Quale sarà la sua priorità per il suo secondo mandato?
"Priorità assolutissima: terminare i cantieri del Pnrr entro il 30 giugno 2026".
Per i primi cento giorni?
"Saremmo già pronti: istituire una fondazione per il polo aerospaziale. Un soggetto che abbia consiglio d’amministrazione, comitato scientifico, e che tenga insieme ricerca, innovazione, università, imprese. Parliamo di un comparto che cresce a due cifre, una nuova rivoluzione industriale. Spero che, diversamente da Medicina, lo voti anche la sinistra".
L’eventuale nuova giunta avrà bisogno di novità o continuità?
"Di questa giunta sono contentissimo, siamo stati uniti: trovo che le loro competenze abbiano un valore. Mi confronterò con i partiti ma lo ripeto: il sindaco si fa uno alla volta. Non mi farò dare piatti preconfezionati".
Se dovesse perdere, rimarrebbe consigliere comunale?
"Non ho mai immaginato questo scenario".
Chi voterà alle europee?
"Un partito di centrodestra".
E non dice quale? Così i suoi critici possono mettere tra le possibilità anche il generale Roberto Vannacci.
"Escludo di dare a lui la mia preferenza".